sabato 16 maggio 2015

INPS: dati importi pensione media donne e uomini



L'importo per le donne è pari, in media, al 68,3% di quella degli uomini. La spesa complessiva per le pensioni dei dipendenti pubblici ammonta a quasi 65 miliardi di euro Tweet13 Inps, la proposta di Boeri: "Reddito minimo per gli over 55" Pensioni il primo del mese e reddito minimo agli over 55: le proposte del presidente dell'Inps Pensioni, i dati dell'Inps: più al sud che al nord, due su tre sotto i 750 euro 15 maggio 2015 La pensione media lorda mensile dei dipendenti pubblici è al primo gennaio 2015 di 1.772,9 euro, 10 euro in più rispetto allo scorso anno. L'importo medio, calcola l'Inps, è più alto per gli uomini, 2.175,1 euro contro i 1.486 euro delle donne. Queste ultime rappresentano il 58,4% del totale dei pensionati ma l'importo è pari, in media, al 68,3% di quella degli uomini.

La pensione media lorda mensile dei dipendenti pubblici è al primo gennaio 2015 di 1.772,9 euro, 10 euro in più rispetto allo scorso anno. L'importo medio, calcola l'Inps, è più alto per gli uomini, 2.175,1 euro contro i 1.486 euro delle donne. Queste ultime rappresentano il 58,4% del totale dei pensionati ma l'importo è pari, in media, al 68,3% di quella dei maschi. Sono alcuni dei dati che si leggono sull'Osservatorio della Gestione dipendenti pubblici, pubblicato sul sito istituzionale dell'Inps. Le pensioni erogate dall'Inps Gestione Dipendenti Pubblici al 1 gennaio 2015 sono 2.818.300, lo 0,16% in più rispetto a quelle vigenti al 1 gennaio 2014. La spesa complessiva ammonta a quasi 65 miliardi di euro, in aumento dello 0,75% rispetto all'anno precedente.

L'importo medio lordo mensile delle pensioni erogate è di 1.772,9 euro. Una media che è più alta per gli uomini, 2.175,1 euro contro i 1.486 euro delle donne. Queste ultime rappresentano il 58,4% del totale dei pensionati ma percepiscono, in media, una pensione di importo pari al 68,3% di quella dei maschi.

Le pensioni vigenti dei dipendenti pubblici nel 2015 valgono in media 1.772 euro al mese, circa il 72% in più rispetto a quelle medie dei lavoratori dipendenti del settore privato (1.026 euro). Sulle pensioni liquidate nel 2015 la differenza è tra 1.872 euro per i pensionati pubblici e 1.012 euro per i privati. La spiegazione in questa grande differenza tra gli importi degli assegni è nelle carriere meno discontinue e più lunghe dei lavoratori pubblici e nelle retribuzioni medie più alte rispetto al settore privato. Se si guarda alle pensioni liquidate nel 2014 dei pubblici, la media per le pensioni di vecchiaia è di 2.228 euro (con un picco di oltre 5.600 euro per le pensioni dei sanitari) mentre per i trattamenti di anzianità contributiva l'importo medio raggiunge i 1.949 euro. Per i lavoratori del settore privato le pensioni di vecchiaia liquidate nel 2015 raggiungono i 1.469 euro medi, importo che scende a 1.388 se si escludono i fondi a contabilità separata come i telefonici (2.233 l'importo medio) e i dirigenti d'azienda (4.282 l'importo medio).

Dall'analisi dei dati relativi alle singole Casse emerge che il maggior numero di pensioni, 1.677.746, è a carico della Cassa trattamenti pensionistici dipendenti statali, seguita dalla Cassa pensioni dipendenti Enti locali, con 1.054.013 pensioni erogate, dalla Cassa pensioni sanitari, con 68.540, dalla Cassa pensioni insegnanti, con 15.095, e dalla Cassa pensioni ufficiali giudiziari con 2.906 trattamenti pensionistici. La spesa per le pensioni erogate dalla Cassa trattamenti pensionistici dipendenti statali è di 40,8 miliardi, pari a circa il 63% del totale, mentre quella per la Cassa pensioni dipendenti Enti locali di 21,1 miliardi (31%). Il restante 6% della spesa, pari a quasi 4 miliardi, risulta suddivisa fra le altre tre Casse.

Il numero delle nuove pensioni liquidate nell'anno 2014 è stato di 100.806 unità, di cui circa il 60% nella Cassa trattamenti pensionistici dipendenti statali, il 36% nella Cassa pensioni dipendenti Enti locali e il restante 4% nelle altre tre Casse. La ripartizione secondo la tipologia delle pensioni mostra che il 41% del totale sono pensioni di anzianità/anticipate, il 13,4% pensioni di vecchiaia, il 7,3% di inabilità ed il 38,2% ai superstiti. La spesa per le nuove pensioni liquidate è stata di quasi 2,5 miliardi di euro, pari a circa il 4% della spesa totale.

L'importo medio mensile delle pensioni liquidate nel 2014 ammonta a 1.872,8 euro, il 6% in più rispetto all'importo medio riferito all'intero complesso delle pensioni vigenti.





martedì 12 maggio 2015

La «Dis-coll» è online solo domande telematiche. Le istruzioni dell'Inps



La domanda per l'indennità di disoccupazione Dis-Coll può essere inoltrata all'Inps esclusivamente per via telematica. La Dis-Coll è rivolta ai collaboratori coordinati e continuativi che siano rimasti involontariamente senza lavoro tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2015. L'Inps fornisce le istruzioni per l'inoltro della domanda.

Il modello da utilizzare è quello presente sul sito dell’INPS nella sezione “Modulistica”, denominato “Mod. DIS-COLL (COD. SR154)”.

Il nuovo sostegno economico, rivolto ai rapporti di co.co.co. e co.co.pro. iscritti in via esclusiva alla Gestione separata, non pensionati e privi di partita IVA, scatta per gli eventi di disoccupazione involontarie verificatesi nell’anno 2015.

Requisiti – Affinché l’interessato possa ottenere la DIS-COLL è necessaria la presenza congiunta dei seguenti requisiti:

• stato di disoccupazione al momento della presentazione della domanda (art. 1, co. 2, lett. C) del D.Lgs. n. 181/2000);

• maturazione di almeno tre mesi di contribuzione nel periodo che va dal 1° gennaio dell’anno solare precedente l’evento di cessazione dal lavoro al predetto evento;

• maturazione, nell'anno solare in cui si verifica l’evento di cessazione dal lavoro, di un mese di contribuzione oppure un rapporto di collaborazione di durata pari almeno a un mese e che abbia dato luogo a un reddito almeno pari alla metà dell’importo che dà diritto all’accredito di un mese di contribuzione.

L’INPS, con la pubblicazione della circolare n. 83, ha emanato le disposizioni attuative per l’erogazione agli eventi diritto della speciale indennità di disoccupazione prevista dal D.Lgs. n. 22 del 4 marzo 2015, in attuazione delle deleghe introdotte dal Jobs Act.

L'indennità di disoccupazione infatti, entrata in vigore lo scorso primo maggio insieme alla Naspi, potrà essere richiesta soltanto sul sito dell'Inps tramite apposito Pin.

L’indennità Dis-Coll è rapportata al reddito imponibile ai fini previdenziali risultante dai versamenti contributivi effettuati nell’anno solare in cui si è verifica la cessazione del lavoro e a quello precedente, diviso per il numero di mesi di contribuzione, o frazione di essi. Il calcolo dell’importo dell’indennità Dis-Coll si basa sulle seguenti disposizioni:

- nel caso in cui il reddito medio mensile sia pari o inferiore, per l’anno 2015, all'importo di 1.195 euro la Dis-Coll è pari al 75% della retribuzione;

- nel caso in cui il reddito medio mensile sia superiore al predetto importo, la misura della Dis-Coll è pari al 75% del predetto importo a cui si aggiunge il 25% della differenza tra il reddito medio mensile e l’importo di 1.195 euro.

Per l’anno 2015, la Dis-Coll non potrà superare l’importo massimo fissato in 1.300 euro al mese. Inoltre la circolare Inps precisa che l’importo dell’indennità di disoccupazione si riduce del 3% ogni mese a decorrere dal primo giorno del quarto mese di fruizione.

L’indennità DIS-COLL è corrisposta mensilmente per un numero di mesi pari alla metà dei mesi di contribuzione accreditati nel periodo che va dal 1° gennaio dell’anno solare precedente fino alla data di cessazione del rapporto di collaborazione, entro un tetto massimo di 6 mesi. Ai soli fini della durata, non sono computati i “periodi contributivi” che hanno già dato luogo ad erogazione della prestazione.

Domanda telematica per la Dis-Coll
Come annunciato dalla circolare Inps, la domanda per l'indennità Dis-Coll a partire  può essere inoltrata esclusivamente per via telematica. Il cittadino deve accedere ai servizi telematici dell'Inps tramite il proprio Pin personale e poi seguire il percorso indicato: Home > Servizi Online > Elenco di tutti i Servizi  > Servizi per il cittadino> Invio domande prestazioni a sostegno del reddito (Sportello virtuale per i servizi di informazione e richiesta di prestazione) > Dis-Coll.

L’avente diritto deve comunicare all’INPS, entro trenta giorni rispettivamente dall’inizio dell’attività, il reddito che presume di trarre dalla predetta attività e:

o in caso reddito annuo inferiore o pari al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, la prestazione DIS-COLL sarà ridotta di un importo pari all’80 per cento del reddito previsto, rapportato al periodo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e la data in cui termina il periodo di godimento dell’indennità o, se antecedente, la fine dell’anno;

o in caso di reddito superiore al predetto limite, il diritto alla prestazione decade.

Nei casi di esenzione dall'obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi, il beneficiario è tenuto a presentare all’INPS un'apposita autodichiarazione concernente il reddito ricavato dall'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale entro il 31 marzo dell’anno successivo.

Nel caso di mancata presentazione dell'autodichiarazione il lavoratore è tenuto a restituire la DIS-COLL percepita dalla data di inizio dell'attività lavorativa autonoma o di impresa individuale.

Attività di lavoro occasionale di tipo accessorio:
la prestazione sarà ridotta di un importo pari all’80 per cento del reddito previsto, rapportato al periodo intercorrente tra la data di inizio dell’attività e la data in cui termina il periodo di godimento dell’indennità o, se antecedente, la fine dell’anno.

Il beneficiario decade dall'indennità, con effetto dal verificarsi dell’evento interruttivo, nei casi di seguito elencati:

perdita dello stato di disoccupazione;

mancata partecipazione alle iniziative di attivazione lavorativa e ai percorsi di riqualificazione professionale proposti dai Servizi competenti;

nuova occupazione con contratto di lavoro subordinato di durata superiore a cinque giorni;

nuova attività lavorativa autonoma senza che il lavoratore comunichi all’INPS entro trenta giorni, dall’inizio dell’attività o, se questa era preesistente, dalla data di presentazione della domanda di DIS-COLL, il reddito che presume di trarre dalla predetta attività;

raggiungimento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia o anticipato;

acquisizione del diritto all’assegno ordinario di invalidità, sempre che il lavoratore non opti per l’indennità DIS-COLL.




domenica 10 maggio 2015

Lavoro stagionale 2015 via alle domande



Via libera all'ingresso in Italia di 13 mila stagionali extracomunitari, che verranno impiegati in agricoltura o nel settore turistico alberghiero. Gli ingressi previsti dal Decreto flussi 2015 e i paesi di provenienza. Invio delle domande da oggi 8 maggio 2015  fino alle 24 del 31 dicembre, i datori di lavoro possono presentare le domande di assunzione.

Secondo il decreto flussi pubblicato in Gazzetta Ufficiale, i lavoratori potranno arrivare da: Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea del Sud, Egitto, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia.  Indipendentemente dalla cittadinanza, potranno però arrivare anche lavoratori che sono stati qui negli anni passati.

Per 1500 lavoratori che in passato sono già entrati in Italia per almeno due anni consecutivi,  è previsto anche il rilascio di un nulla osta all'ingresso pluriennale. Questo permetterà loro, nei prossimi anni, di essere chiamati in Italia appena servono, senza aspettare la pubblicazione del decreto flussi. In una circolare congiunta dei ministeri dell'Interno e del Lavoro ci sono ulteriori dettagli.

Le domande di assunzione si presentano online, attraverso il sito del ministero dell’Interno https://nullaostalavoro.dlci.interno.it/. I datori di lavoro possono rivolgersi alle associazioni di categoria,  oppure fare da soli.

Rispetto all'anno passato ci sono 2.000 quote in meno disponibili, riduzione motivata “sulla base dei dati relativi agli ingressi per motivi di lavoro stagionale registrati nel 2014, che hanno evidenziato una differenza tra la quota autorizzata e la sua effettiva utilizzazione”.

Nell'ambito della quota di 13.000 unità, 1.500 ingressi sono riservati ai nulla osta stagionali pluriennali, per i lavoratori che abbiano già fatto ingresso in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno due anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro può presentare richiesta di nulla osta pluriennale.

I periodi di lavoro pregresso non devono essere necessariamente quelli precedenti la presentazione della domanda.

Il datore di lavoro deve richiedere allo Sportello Unico per l'Immigrazione il rilascio del nullaosta al lavoro pluriennale, utilizzando il modulo appositamente predisposto.. Uno dei principali vantaggi  è quello di consentire al lavoratore  di fare ingresso in Italia l’anno successivo indipendentemente dalla pubblicazione del decreto flussi per lavoro stagionale.

Le domande potranno essere presentate esclusivamente con modalità telematiche collegandosi al sito al sito internet del Ministero dell’Interno (www.interno.gov.it), registrandosi e compilando il modulo di domanda C –stag.

Vediamo le offerte di lavoro

Ormai stiamo entrando nel periodo di boom delle offerte di lavoro per l'estate 2015! Visto che mancano pochi mesi all'inizio dell'estate i datori di lavoro si stanno mobilitando sempre di più per cercare personale per la stagione estiva 2015.

Come ogni anno le assunzioni avvengono soprattutto nel settore turistico, alberghiero e della ristorazione.

Le figure più richieste? Certamente gli animatori e il personale per la gestione dei villaggi turistici, ma non solo.

- School Vacation cerca 60 accompagnatori per vacanze studio negli Stati Uniti, in Canada, in Gran Bretagna, in Irlanda e a Malta.

- Valtur cerca centinaia di cuochi, istruttori sportivi, receptionist, baristi e pasticceri per villaggi turistici in tutta Italia! Per vedere le posizioni aperte visitate il sito dell'azienda.

- Animation Tourism Service cerca 150 animatori turistici, bagnini, istruttori, ballerini, cantanti e animatori polivalenti per villaggi in Italia e all'estero. E' possibile candidarsi entro il 31 maggio. Per tutte le info su questa opportunità leggere l'annuncio di lavoro.

- StarSwiss ricerca 900 figure per villaggi turistici Alpitour alle Maldive, Caraibi, Tanzania; Tunisia, Grecia, Spagna e in altre località del mondo. Si cercano animatori, istruttori sportivi, chef, responsabili dell'assistenza ai clienti, fotografi, intrattenitori e altro ancora. Per saperne di più leggi l'articolo su questa opportunità di lavoro.

- Bluserenza S.p.a. cerca responsabili e personale per tutti i reparti in villaggi turistici 4 stelle situati in Abruzzo, Calabria, Sicilia, Sardegna, Puglia e Piemonte. Per  candidarsi visitare la pagina Lavora con noi sul sito dell'azienda.

- Personale villaggi turistici: l’azienda I Grandi Viaggi cerca giovani fra i 18 e i 32 anni, con cittadinanza di uno stato membro dell’UE e con la disponibilità a viaggiare e a lavorare per un periodo di almeno 3 mesi. Si cercano ragazzi e ragazze per ricoprire i ruoli di animatori, tecnici dello spettacolo, istruttori e responsabili sportivi, e addetti e responsabili boutique ed escursioni. Potete trovare tutti i dettagli dell’offerta e le info per candidarvi sul sito di I Grandi Viaggi.

- Club Med cerca animatori, cuochi, camerieri, baristi, addetti alla reception, istruttori sportivi e tecnici dello spettacolo per villaggi turistici e strutture alberghiere. E’ stato organizzato un tour di selezioni per i prossimi mesi. Se siete interessati potete trovare maggiori informazioni sulle figure ricercate e su come partecipare ai recruitment days sulla pagina delle offerte di lavoro per l’estate 2015 di Club Med.



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