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giovedì 8 febbraio 2018

Le figure professionali più richieste del 2018



La società di ricerca del personale EasyHunter ha compilato la classifica 2018 delle posizioni più ricercate dal mondo del lavoro in Italia. “Ai primi posti ci sono ottime opportunità di occupazione e di guadagno per i neo-laureati in ingegneria informatica che le aziende faticano a trovare”, ha spiegato Francesca Contardi, managing director EasyHunters.

Quindi la professioni emergenti saranno gli esperti di blockchain e di privacy, specialisti di intelligenza artificiale e di media digitali. Nel mercato del lavoro si evolve e rende necessaria una continua formazione e questo è tanto più vero quanto più si punta ad una professionalità in ambito digitale e nuove tecnologie. I profili difficilmente trovabili restano tecnici informatici, fisici, chimici e ingegneri. Tra le figure professionali in ambito creativo, ad essere particolarmente richieste nel 2018 secondo le stime saranno le professioni nei settori del Design, Moda, Arti Visive e Comunicazione. Vediamo le professioni più richieste per il 2018.

Blockchain expert, si tratta di esperti informatici, generalmente laureati in ingegneria informatica, in matematica o in statistica, specializzati nella scrittura di protocolli che permettono di effettuare transazioni. Attualmente, questi protocolli sono usati per le criptovalute, ma in futuro la tecnologia blockchain garantirà una maggiore sicurezza nello scambio di informazioni e dati sensibili come nel caso di invio di contratti, transazioni finanziarie, scambio di informazioni sanitarie o mediche.

Big data specialist, è il professionista che analizza i dati per fornire al management tutte le informazioni utili a prendere decisioni e a implementare strategie. Ha un percorso accademico tecnico - solitamente laurea in matematica, fisica, statistica o ingegneria informatica – e conosce i principali software per la gestione e l'analisi di dati. Stanno assumendo un ruolo sempre più cruciale nel Digital marketing: essendo i big data indubbiamente un bacino inesauribile di possibili/preziose informazioni da sfruttare in chiave commerciale, le aziende hanno necessità di figure specifiche che se ne occupino, e sul mercato non ce ne sono ancora a sufficienza per rispondere a questa domanda.

Influencer strategist con una previsione di crescita degli investimenti delle aziende nel campo dell’influencer marketing del +39% rispetto al 2017.

Leadership & Learning Manager è il professionista che – sulla base dei bisogni formativi dell’azienda – si occupa di ideare e realizzare il piano di formazione di ciascuno e i corsi necessari per stare al passo con i tempi. Inoltre, elabora i percorsi di carriera e svolge i colloqui di assessment per lo sviluppo interno per alti potenziali e per i leader.

Brand extension and licensing manager è una figura che in molte realtà rappresenta una novità, oltre che una necessità in un mondo sempre più competitivo e digitale.

Vintage System Specialist, che si occupa dell’intercettazione di stili e tendenze nell’universo moda in ottica vintage, a fronte della forte espansione che questo settore sta mostrando negli ultimi tempo.

Retail Designer e lo Scenografo degli Eventi, capaci di fornire soluzioni creative specifiche e quindi fornire un valore aggiunto e comunicativo al punto vendita e/o all’evento, rendendoli unici ed identificabili.

L’iIllustratore grafico, figura che mette insieme le competenze del graphic designer e dell’illustratore.

Il Curatore di Mostre ed Eventi Artistici, a dimostrazione di come il settore dell’Arte si stia rinnovando, adattandosi ai tempo moderni, in ottica multimediale e immersiva.

Professionisti della cyber security, dove la domanda di professionisti che possano garantire la sicurezza informatica cresce di anno in anno. “Dalle nostre università escono ancora troppo pochi laureati in queste discipline, tanto che ci sono studenti che, ancora prima di completare il percorso di studi, hanno già offerte di lavoro molto interessanti anche a livello economico, in Italia e all’estero”.

Lighting designer è una nuova figura che utilizza nel nuove tecnologie e le nuove fonti luminose per creare nuovi effetti maggiormente coinvolgenti.

Art Director è una figura in continua evoluzione e costantemente impegnata nell’ideazione e realizzazione di campagne che generino valore per il brand da trasformare in business.



giovedì 1 gennaio 2015

Lavoro: professioni più richieste e profili professionali per il 2015



Il mondo del lavoro è una realtà dinamica in costante trasformazione. I fabbisogni occupazionali cambiano in base alle fasi economiche, alle trasformazioni sociali e tecnologiche in corso. Professioni che sono molto ricercate potrebbero non esserlo più nel medio termine. Per questo, soprattutto in fasi critiche come quella attuale, è importante conoscere le tendenze che regolano il mercato del lavoro. Anche il percorso dalla scuola al lavoro non è sempre automatico. Per questo è importante, nella scelta degli studi, conoscere quali siano i titoli più richiesti, quali i laureati maggiormente ambiti dalle aziende. Per studiare i movimenti della domanda di lavoro e gli sbocchi professionali dei laureati è possibile consultare, oltre ai rapporti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, le previsioni dell’Isfol sui fabbisogni occupazionali e i dati periodicamente curati dal sistema Excelsior.

Per quanto riguarda le professioni si conferma la tendenza alla polarizzazione, che vede aumentare le professioni ad alto livello di qualifica (professioni intellettuali e tecniche) e le professioni non qualificate a scapito di quelle a qualifica intermedia (artigiani, operai, conduttori di impianti).

Vediamo i profili:
Professioni alto profilo: ingegneri energetici e meccanici, esperti marketing, analisti e progettisti software.

Con Media specializzazione: in aumento la ricerca di commessi e camerieri.

Operai specializzati:  cresce la richiesta di elettricisti e operai addetti alle macchine confezionatrici.

Settore agricolo: +54mila assunzioni rispetto al 2013, con richieste di stagionali, addetti alla manutenzione di aree verdi e viticoltori.

Tra le dieci professioni emergenti figurano sia profili ad elevata qualifica come ingegneri, specialisti nella formazione, tecnici delle attività assicurative e specialisti in scienze giuridiche, sia professioni  a qualifica medio- bassa come artigiani, operai, addetti alle pulizie e all’igiene degli edifici e personale non qualificato addetto a servizi di pulizia.

Le prime dieci professioni a maggior crescita occupazionale dovrebbero, secondo i dati Isfol, determinare circa il 70% del totale delle nuove posizioni occupazionali previste per il 2015. Tra queste vi sono lavori a bassa qualifica, come personale addetto ai servizi di igiene e pulizia, professioni a media qualifica come personale di segreteria, esercenti, addetti alla ristorazione, esercenti delle vendite all'ingrosso e personale ad elevata specializzazione come tecnici delle scienze quantitative fisiche e chimiche, tecnici delle attività finanziarie ed assicurative e specialisti in scienze giuridiche. Vediamole in dettaglio.

Personale non qualificato addetto a servizi di pulizia, igienici, di lavanderia ed assimilati. Si tratta del personale non qualificato addetto a servizi di pulizia, igienici, di lavanderia ed assimilati. La quota rispetto all'occupazione totale salirà in questo ambito dal 7,8% del 2010 al 9,6% nel 2015. Svolgono attività di igienizzazione su vasta scala degli ambienti interni ed esterni di edifici. Qui nel 2015 le offerte di lavoro cresceranno dello 0,1% da 0,7% a 0,8%.

Esercenti ed addetti alle vendite all’ingrosso. Si tratta degli esercenti ed addetti alle vendite all'ingrosso. La quota rispetto all'occupazione totale passerà dall'1,2% del 2010 all'1,4% nel 2015. Assistono, consigliano e informano i clienti negli esercizi di vendita riservata a produttori, rivenditori distributori. Qui la quota nel 2015 salirà all’1,4% dall’1,2% del 2010.

Artigiani ed operai specializzati addetti alla pulizia ed all’igiene degli edifici. Riguarda tutti quegli artigiani ed operai specializzati addetti alla pulizia ed all'igiene degli edifici. L'incremento dal 2010 al 2015 è di uno 0,1% (da 0,7% a 0,8%).

Fabbri ferrai costruttori di utensili ed assimilati, ovvero costruttori di utensili ed assimilati passeranno nel 2015 dall'1,1% sull'occupazione totale all'1,3%. Dunque una professione letteralmente in risalita. Lavorano manualmente, anche con l’ausilio di macchinari, lingotti, lamiere e profilati in metallo.

Ingegneri e professioni assimilate. Chi si laurea in ingegneria difficilmente resterà senza lavoro. Nel 2015 la quota rispetto all'occupazione totale si manterrà allo 0,8%, un mestiere antico ma sempre attuale.

Personale non qualificato nei servizi turistici, nonostante la crisi e la conseguente minor spesa dei consumatori in chiave turistica, questo tipo di figura manterrà intatta la propria quota occupazione allo 0,3% del totale.

Specialisti in scienze giuridiche. In aumento la quota occupazionale per gli specialisti in scienze giuridiche, da giudici e/o avvocati a impiegati in uffici legali. La quota sul totale sale dall'1% all'1,1%. Avvocati, esperti legali in imprese ed enti pubblici, notai, magistrati: per queste unità professionali l’Isfol prevede un aumento della quota occupazionale dall’1% all’1,1%.

Specialisti dell’educazione e della formazione, ovvero specialisti dell'educazione e della formazione (insegnanti di sostegno). Ma ad alzare la quota dallo 0,3% allo 0,4% del 2015 saranno soprattutto i consulenti della formazione, quindi insegnanti, specialisti dell’educazione ma anche docenti della formazione.

Tecnici ed attività finanziarie ed assicurative. Specialisti in rilevazione e analisi dei dati finanziari, investimento di imprese e famiglie. Per queste offerte di lavoro si prevede un +0,1% dall’1,2% all’1,3%.

Professioni qualificate nei servizi sanitari. Supportano il personale sanitario nella somministrazione di terapie, nella sorveglianza e nella tutela dell’igiene. Anche qui quota occupazionale stabile allo 0,3%.

Profili e titoli di studio maggiormente richiesti 2015

Le Figure professionali della pulizia e dell'igiene.

I Responsabili del commercio all'ingrosso.

 Gli ingegneri in generale.

I fabbricanti di macchine utensili.

I profili non specializzati del settore turistico.

I professionisti in diritto come giuristi, magistrati, ecc.

I professionisti in assistenza infermieristica.

I professionisti del mercato finanziario.

Attestati di scuola superiore con indirizzo tecnico e commerciale.

Attestati di scuola superiore con indirizzo turistico e della ristorazione.

Attestati di scuola superiore con indirizzo tecnico manutentore.

Attestati di laurea in economia e commercio.

Attestati di laurea in ingegneria elettronica e scienze dell'informazione.

Attestati di laurea in ingegneria imprenditoriale.

Attestati di laurea in ingegneria civile e ambientale.

Attestati di laurea in ogni indirizzo di ingegneria.

Attestati di laurea in scienze della formazione.

Attestati di laurea in operatore sanitario-paramedico.





domenica 29 settembre 2013

Profili professionali più richiesti 2014 2015



Entro il 2015 il numero degli occupati con un titolo di laurea, al netto delle entrate e delle uscite dalle imprese, crescerà di 379,6 mila unità e i gruppi professionali che ne beneficeranno di più saranno soprattutto due. Da un lato ci saranno le figure di alto profilo, ovvero tutte le professioni intellettuali, scientifiche e di alta specializzazione. Dall’altro, tutti quei profili più strettamente tecnici.

Nei prossimi anni i datori di lavoro si troveranno ad assumere sempre più figure ad alta qualificazione, sia per sostituire i professionisti che lasceranno le imprese per raggiunti limiti d’età, sia per quelle posizioni aggiuntive che si andranno creando grazie a investimenti e a sviluppi organizzativi. A beneficiare di più delle dinamiche positive saranno gli ingegneri che fino al 2015 mostreranno una variazione occupazionale più del 12 per cento. Tra loro, quelli più richiesti saranno gli ingegneri meccanici, gli ingegneri metallurgico-minerari, gli elettrotecnici, gli ingegneri elettronici e in telecomunicazioni, gli ingegneri chimici e quelli civili.

Nel insieme, tra sostituzioni e assunzioni aggiuntive, il numero totale delle nuove assunzioni sarà pari a  circa 40.000 unità. E probabilmente si svilupperà in maniera importante anche la richiesta di quelle figure appartenenti all’area degli specialisti dell’educazione e della formazione. Tra loro ci saranno i consiglieri dell’orientamento, i formatori e gli esperti nella progettazione formativa e curriculare. Evoluzione positiva anche per gli specialisti in Scienze giuridiche, in particolare per esperti legali in imprese ed enti pubblici così come per gli architetti, gli urbanisti e per gli specialisti del recupero e della conservazione del territorio. Tra gli specialisti in Scienze sociali saranno richiesti soprattutto quelli in Scienze economiche e in Scienze sociologiche e antropologiche. In termini di volumi totali cresceranno soprattutto le assunzioni di esperti in Scienze gestionali e commerciali (quasi 80mila). In questo caso, la gran parte delle assunzioni saranno per sostituire le figure in uscita e le professioni coinvolte saranno soprattutto gli specialisti in contabilità e in problemi finanziari.

Tra le professioni tecniche quelle che cresceranno di più saranno i profili finanziari e assicurativi. Tra loro ci saranno soprattutto i tecnici della gestione finanziaria, quelli del lavoro bancario, i periti, i valutatori di rischi, i liquidatori tecnici e gli esperti dell’intermediazione titoli. Registreranno un trend positivo anche i tecnici in Scienze della vita, in particolare gli agronomi e i biochimici. Cresceranno dell’8,5 per cento le opportunità occupazionali dei tecnici della sicurezza e della protezione ambientale. Si tratterà, nel loro caso, soprattutto di tecnici del controllo della qualità industriale, addetti al controllo ambientale, figure esperte nello smaltimento dei rifiuti e tecnici della sicurezza degli edifici e della sicurezza sul lavoro. In ripresa, tra i tecnici delle Scienze quantitative, le prospettive degli informatici. Tra i tecnici delle Scienze ingegneristiche, saranno richiesti soprattutto profili con conoscenze legate alle costruzioni civili e i tecnici metallurgico-minerari.

Vediamo le cause degli alti livelli di disoccupazione?. Probabilmente tra le ragioni non c’è corrispondenza tra le figure professionali disponibili sul mercato e quelle richieste dalle aziende. E’ stato per esempio rilevato uno scarso numero di laureati a indirizzo tecnico-scientifico, in particolare ingegneri informatici, oggi molto ricercati anche se spesso sottopagati. Non si tratta di una carenza del sistema formativo ma di un eccesso strutturale di domanda di laureati in ingegneria a indirizzo informatico che si dovrebbe tradurre in un aumento delle loro retribuzioni medie, fatto che non si riscontra nei dati rilevati, che semmai indicano il contrario: tra il 2008 e il 2012, a un anno dalla laurea, le retribuzioni reali registrate dalle indagini AlmaLaurea per questo gruppo di laureati si sono ridotte di quasi il 10 per cento l’analisi condotta dimostra come nell’ultimo anno la disoccupazione è aumentata sia per i laureati triennali (dal 19 al 23 per cento) sia per quelli specialistici (dal 20 al 21 per cento) sia per chi ha conseguito una laurea a ciclo unico.

Al contrario, le differenze maggiori riguardano la tipologia del corso di laurea scelto. Con il trascorrere del tempo dal conseguimento del titolo, la condizione tende a migliorare soprattutto per i laureati in Medicina o nelle professioni sanitarie, seguiti dai laureati nelle materie economico-statistiche e da quelli in Ingegneria.


sabato 28 settembre 2013

Le statistiche di Gidp, i profili professionali più richiesti



I profili più richiesti dai grandi gruppi, da Techint a Eni Un’impresa su due pronta a nuove assunzioni.

Tra i titoli di studio più graditi resta al top il diploma (48%), in particolare a indirizzo amministrativo-commerciale, meccanico, turistico-alberghiero e informatico. La laurea è richiesta nel 15,4% dei casi, soprattutto in economia, ingegneria o medicina. Per il 10% delle assunzioni è addirittura sufficiente una qualifica professionale.

«L'ennesima conferma che in Italia conseguire livelli più elevati di istruzione non comporta un vantaggio per i giovani. Da un lato l'università, che è la principale responsabile della formazione del capitale umano, non è in grado di formare adeguatamente figure utili alle aziende. Dall'altro, il sistema produttivo italiano, basato su un modello di sviluppo molto tradizionale, non è in grado di assorbire profili altamente qualificati. Questo ha implicazioni pesanti in termini di bassa crescita della produttività e della competitività nel medio-lungo periodo».

Un mercato delle assunzioni a luci ed ombre. E' quanto emerge dall'annuale indagine Gidp, l'associazione che raggruppa i direttori del personale - dedicata a Neolaureati & Stage. Il 45% delle aziende intervistate, in larga parte multinazionali, dichiara di aver assunto neolaureati negli ultimi dodici mesi, dopo l'ormai consueto, ineludibile periodo di stage. Ed oltre il 50% sottolinea che nel prossimo semestre assumerà altri stagisti. Tra i canali più efficaci di recruiting ci sono dunque i portali delle Università, affiancati ovviamente dai career day e dall'attività degli uffici di placement che forniscono alle imprese le liste dei propri laureati. In sede di colloquio giocano invece a favore del candidato soprattutto la motivazione e la conoscenza delle lingue. Oltre all'inglese: il tedesco, il francese e il cinese. Mentre la funzione più richiesta rimane quella del marketing, seguita a ruota dal commerciale e dalla progettazione. «Quest'anno il dato più evidente è il calo delle retribuzioni dei neolaureati un po' in tutti i settori», commenta Paolo Citterio, presidente di Gidp. «Il salario d'ingresso più alto spetta ai chimici farmaceutici, con oscillazioni che vanno dai 26 a 31 mila euro, quello più basso al commercio e servizi. Mentre per quel che riguarda lo stage l'emolumento è pari mediamente a 500 euro netti al mese con punte massime di 800».

I fattori su cui le aziende puntano per avere maggiore potenzialità, sono l'internazionalità (24%), la qualità dell'ambiente di lavoro (17%) ed infine la forza e l'importanza del brand (un altro 15%). Interessante invece, in tempi di globalizzazione, scoprire che il 5% dei neolaureati lascia il proprio posto di lavoro per ricercare nuove opportunità fuori dai confini nazionali. Per il 62% l'idea prevalente è che un'esperienza all'estero arricchisca il curriculum, per il 12% la scelta di andare via è dovuta alla contingente situazione economica ed infine per il 25 % è legata a motivazioni personali.

«L'andare all'estero è un investimento per la carriera ma soprattutto un regalo per la propria vita», sostiene Christina Anagnostopolulou, direttore training, development e recruiting di Techint. «Un'esperienza che rimane per sempre - aggiunge -. Negli ultimi due anni in Italia abbiamo assunto 84 persone tutte attraverso stage. Attualmente cerchiamo ingegneri, meccanici, elettronici, gestionali da inserire nelle aree in crescita, India, Sud Africa, Germania. Figure junior, neolaureati o con poca esperienza, che abbiano passione per le tecnologie». E per esempio anche il colosso Eni, che conta un migliaio di inserimenti l'anno, di cui un 70% di nazionalità italiana, tende a mandare i neoassunti all'estero.

Tuttavia bisogna precisare ch e i più ricercati sono gli economisti gli statistici e gli ingeneri ingegneri ed elettronici.

giovedì 22 agosto 2013

Profili professionali per giovani nel settore dell’economia verde



Sostenibilità, tutela ambientale e sensibilità bio nel campo dell’alimentazione non sono solo temi da dibattito ma occasioni concrete di lavoro. La transizione verso un’economia sostenibile ed efficiente nell’uso delle risorse naturali avrà effetti significativi nell’economia e comporterà importanti trasformazioni nel mercato del lavoro. Gli effetti sulla crescita e sull’occupazione deriveranno dalla capacità di anticipazione dei fabbisogni di nuove competenze professionali e dalla messa in campo di politiche integrate d’investimento legate alla formazione e all’innovazione.

Figure professionali

Il disaster manager, o emergency manager, rischia di radicarsi con successo e di essere sempre più richiesta. Tale figura predispone e verifica i piani di emergenza, fornisce consulenza e orientamento a coloro che sono coinvolti nella gestione delle catastrofi. Il disaster manager può lavorare come dipendente o consulente nel Dipartimento di Protezione Civile, e in contesti in cui si chiede la presenza sul campo di uno specialista in gestione delle emergenze

Eco manager. Ai grandi marchi industriali che si occupano di sostenibilità energetica sono graditi il brand manager che diventa eco manager, ovvero è responsabile della progettazione e della promozione di prodotti e linee sostenibili. di prodotti sostenibili. Un manager insomma che deve pianificare obiettivi, effettuare le appropriate analisi di mercato, progettare soluzioni innovative nel lungo e medio periodo. Ma l’eco brand manager, quando progetta un business plan, deve pensare anche ai principi di sostenibilità, affinché nel processo di produzione, distribuzione e vendita, ci sia efficienza energetica e basso impatto ambientale.

Copywriter. La pubblicità è l’anima del commercio e dell’economia, anche di quella verde. Allora, per comunicare al meglio i contenuti ambientali di un prodotto, ecco che il copywriter diventa specialista dell’economa verde Evidenziare le proprietà green del suo prodotto è un dovere, anche per soddisfare il cliente che commissiona la campagna pubblicitaria. Ecco che una specializzazione in comunicazione ambientale, attraverso corsi o master, può fare la differenza in un settore, quello pubblicitario, che sembra stabile, se non in crescita nell’ambito dei social media.

Eenergy manager. Questa figura professionale si occupa dello studio di soluzioni tecnologiche per edifici al fine di ottenerne il risparmio energetico. Questi professionisti si preoccupano di far raggiungere l'efficienza energetica tramite la scelta di materiali e soluzioni adeguate.

I Mobility manager invece studiano il modo migliore di organizzare gli spostamenti sul territorio di un’azienda, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica e far risparmiare i soldi spesi ogni mese in carburante. Il settore delle energie rinnovabili e dell’ecosostenibilità rappresentano un’ottima possibilità per chi, dopo anni di esperienza, vuole mettere in gioco le proprie competenze in nuovi progetti e in nuove aree di lavoro.

Risk manager ambientale Con l’entrata in vigore della direttiva 2004/35/Ce sul danno ambientale, le imprese italiane hanno compreso che un cambio di passo è necessario. E qui che si colloca la figura del risk manager ambientale che in ambito aziendale analizza i punti deboli e i rischi a cui la stessa si espone in chiave di ambiente e sicurezza sul lavoro. E, ovviamente, traduce la portata del rischio sul piano dei costi. Stipulare le assicurazioni non basta: meglio pensarci prima, progettando e proponendo le soluzioni più idonee per ridurre al minimo i rischi, seguendo le evoluzioni delle politiche di gestione in questo ambito. Le lauree in scienza, ingegneria dell’ambiente e ingegneria civile sono favorite, ma deve conoscere le norme italiane e comunitarie del settore.

Uno dei Master più significativi e Management e regolazione per l'energia sostenibile, il quale intende formare manager, regolatori, progettisti, tecnici e professionisti dell’economia sostenibile, capaci di lavorare in team e conferire valore aggiunto grazie alle loro competenze specifiche e alla capacità di spaziare su tutte le sfaccettature del complesso mondo dell’efficienza energetica, delle rinnovabili e delle tecnologie per la green economy.

E' possibile trovare diverse informazioni sulle opportunità di lavoro per i green jobs nel sito www.greeneconomics.it, che tratta tutte le tematiche inerenti all'economia verde. Il sito è diviso in varie sezioni che illustrano diversi temi, ovviamente legati alla green economy.




domenica 28 luglio 2013

Excelsior - Unioncamere rapporto sul lavoro: i fabbisogni occupazionali delle imprese ed i mestieri che vengono cercati

C’è una parte del sistema produttivo che, malgrado tutto, sta reggendo e che quest’anno assumerà personale. Si tratta di una quota, pari al 13,2%, di tutte le imprese dell’industria e dei servizi con dipendenti, ma la propensione ad assumere si amplifica per quelle orientate all’export e all’innovazione. Ammontano a 750mila le entrate complessive di personale che il settore privato intende acquisire nell’arco di quest’anno.

Secondo il rapporto Excelsior - Unioncamere, riguardante il trimestre appena concluso, sarebbero in crescita le assunzioni degli under 30. Nessun miracolo, si tratta semplicemente di un effetto del modificarsi continuo delle caratteristiche ed esigenze della domanda di lavoro. Ristorazione, turismo e vendite i settori che hanno dato occupazione a più giovani nell’ultimo periodo, anche se le aziende preferiscono i ragazzi soprattutto per quanto riguarda i lavori stagionali.

Circa l’82% delle assunzioni giovanili ha toccato il comparto turistico - alberghiero. I cuochi vanno alla grande e accanto ad essi camerieri, addetti all’accoglienza, alle pulizie e alle vendite. Insomma quello dello Chef è un mestiere che trova sempre più largo consenso tra le giovani generazioni e non a caso, in quanto non passa mai di moda nel panorama professionale. Inoltre, è proprio in questo periodo che moltissimi giovani sono impiegati all’interno di hotel, bar e stabilimenti balneari, reclutati a inizio estate per la stagione turistica.

Seguono le figure di commessi e altro personale qualificato in negozi ed esercizi all’ingrosso. Anche il settore finanziario - assicurativo va forte tra gli under 30, assorbendo circa il 49% (quindi poco meno della metà) del totale delle assunzioni giovanili. Tecnici amministrativi, finanziari e bancari: questi sono altri dei i profili più adatti ai giovani. Sempre tra le prime dieci professioni della classifica stilata da Excelsior - Unioncamere figurano personale di segreteria e servizi generali, addetti alla pulizia (non qualificati), tecnici del marketing, vendite e distribuzione commerciale.

Anche i lavori di impianto tecnico, come quelli di manutenzione e riparazione all’interno di industrie metallurgiche sembrano catalizzare le assunzioni dei ragazzi. Nell’ultimo trimestre una buona domanda di lavoro ha riguardato proprio la figura dell’operaio metalmeccanico o impegnato nelle attività elettromeccaniche.

domenica 30 giugno 2013

Opportunità di lavoro nel turismo: lavorare su navi da crociera


Le crociere non passano il loro fascino, nemmeno nei momenti di grave crisi economica. Questo è uno dei motivi che nel 2013 le prenotazioni non hanno accennato a diminuire e le assunzioni nel settore del turismo trovano numeri importanti. E proprio di assunzioni che si sta parlando, e di opportunità di lavoro su navi da crociera che i giovani in cerca di un opportunità di lavoro, seppur stagionale non si possono lasciar fuggire.

Ricordiamo che c’è una grande aspettativa per il Carriere@ICD che si svolgerà il 26 ottobre 2013 a Livorno nell’ambito della terza edizione dell’Italian Cruise Day, evento organizzato da Risposte turismo e dedicato all’industria crocieristica. Cento giovani avranno l’opportunità di un incontro ravvicinato con gli operatori del settore - compagnie di navigazione ma anche agenzie marittime, porti, tour operator specializzati. (Attenzione: la data è lontana ma la scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è il 31 luglio). Due i requisiti: meno di 27 anni d’età o essere iscritti a facoltà o master italiani. (/www.italiancruiseday.it/carriere). Tra le aziende che hanno già aderito ci sono MSC Crociere, Porto Livorno 2000 stazioni marittime, Venezia Terminal passeggeri, Vola in crociera, Aloschi Bros, Grandi navi veloci. «Carriere@ICD è diventato ormai un appuntamento importante perché mette in contatto operatori e fornitori - conferma Francesco di Cesare, presidente di Risposte turismo -. E per i cento candidati costituisce un importante momento di incontro e formazione».

Andando sullo specifico in questo periodo la ben nota MSC Crociere sta selezionando 125 profili nuovi fra cui:
50 hostess (per l’ufficio informazioni);
25 hostess (per escursioni) che parlino tedesco e inglese;
15 restaurant manager,
10 food & beverage;
manager e 10 direttori dei servizi alberghieri;
25 tra cuoco capo partita/sous chef/ executive chef. (MscSorrentoCrewPax@mscsorrento.com).
Inoltre nei prossimi mesi Costa ha già programmato nuovi bandi di selezione in partnership con alcune province italiane (www.costacrociere.it).

10 i direttori dei servizi alberghieri che cerca Msc
100 le posizioni vacanti in Costa Crociere
Per inviare il curriculum vitae bisogna visitare il sito www.costacrociere.it.

Altre posizioni ricercate: 80 animatori, 50 animatori per bambini, 20 animatori per ragazzi, 20 c-wonder operator, ossia promoter dei divertimenti ad alto contenuto tecnologico delle navi, come il cinema 4d o il simulatore di auto da GP, 80 guest service operator (receptionist), 70 tour escort. Inoltre, la compagnia ricerca 31 figure professionali per la propria sede di Genova, con ottima conoscenza della lingua inglese e/o spagnola. Si tratta di: 2 pricing & revenue management junior analyst, laureati in ingegneria, economia, statistica o matematica; 2 analisti per controllo di gestione, con laurea in economia; 2 hr specialist e 10 onboard hr officer, con master in risorse umane; 15 sales & service phone agent, con motivazione e passione per la professione e ottima conoscenza della lingua inglese e di una seconda fra spagnolo, tedesco e francese.

Lavorare nel turismo è il sogno di molti giovani che amano viaggiare. Essere a contatto con agenzie di viaggi, compagnie aeree, villaggi turistici, alberghi è una prospettiva che appare affascinante e fuori dal comune. Tuttavia, non è facile orientarsi in questo mondo così complesso, decidere cosa si vuole fare esattamente, per evitare di incamminarsi in direzioni sbagliate e per riuscire a trovare un impiego.

Secondo l’Apos, per l'Unione Europea il turismo è il comparto con più occasioni di lavoro e complessivamente, a livello mondiale, il settore dovrebbe crescere in termini reali del 4,4% annuo nei prossimi dieci anni, occupando oltre 300 milioni di persone entro il 2020, pari al 9,2% di tutti i posti di lavoro e al 9,6% del Pil.
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