sabato 6 aprile 2013

Le migliori app del 2013 per cercare lavoro


Ormai è impossibile non considerare che i prodotti Apple sono entrati nel nostro quotidiano a tal punto che nessun possessore di iPhone o iPad direbbe mai “ho dimenticato il telefono a casa” oppure “mi si è scaricato il tablet”, perché un iPhone o un iPad non sono un telefono o un tablet, ma qualcosa di più.

Steve Jobs, con la indiscussa genialità, ha creato una nicchia a parte nel mercato già fiorente della tecnologia creando dei bisogni e dei dispositivi unici e non intercambiabili .

Apple oltre ad essere un’icona è anche una grande e fiorente azienda dietro la quale ci sono centinaia di persone a lavorare per far sì che gli utenti Apple continuino a preferire un iPhone a qualunque altro telefono sul mercato. Questo riguarda soprattutto il mercato delle App, le applicazioni apposite per dispositivi mobili Apple, che ha consentito a molti privati di aprire Web Agency, creare posti di lavoro.

Adesso parliamo delle App, ovvero delle applicazioni per cercare lavoro che sono diverse e con tipologie varie. Ricordiamo che un punto di forza dell’app è «Trova sportello», il quale  consente di vedere dove si trovano i centri per l’impiego sul territorio e di contattarli con un semplice touch.

Ecco le App per cercare lavoro mentre uno è in viaggio, o ha lasciato il posto di lavoro che non è molto sicuro, il classico lavoro precario, purtroppo oggi molto di moda. Infatti, ci si può candidare anche mentre si è in treno o in metrò, o può essere utilizzato per prepararsi a un colloquio poco prima di incontrare il selezionatore.

Sono davvero tante le app disponibili per cercare offerte di lavoro e candidarsi in movimento. In questa pagina le segnaliamo alcune.

Tra quelle gratuite che si stanno mostrando efficaci c’è Cliclavoro, creata dal ministero del Lavoro delle Politiche Sociali, disponibile per dispositivi mobili Apple, Android e Windows. Il software, ispirato al portale cliclavoro.gov.it, aggrega le opportunità offerte dalle principali agenzie per il lavoro e dà la possibilità di candidarsi direttamente: un risparmio di tempo e fatica che può risultare utile quando è necessario l’invio tempestivo di un cv.

Adecco Lavoro (App dell’Agenzia interinale, le caratteristiche di Adecco And Jobs – Lavoro includono la ricerca di offerte e invio candidatura, suggerimenti automatici di annunci in target con le  proprie ricerche e  profilo professionale. 

CareerJet (Uno dei migliori Motori di ricerca per il mondo del lavoro),  e grazie a un'interfaccia intuitiva, Careerjet trasforma la ricerca di lavoro in un compito facile e veloce. E' possibile anche caricare il proprio curriculum, salvare le ricerche preferite e ricevere notifiche via email sulle nuove posizioni aperte.

CercoLavoro.com  le App del relativo sito web per la Ricerca di offerte di Lavoro risulta semplice e diretto verso l'obiettivo che si desidera con tre finestr:ù
Cerca il lavoro nella tua città'
Rispondi alle offerte di lavoro direttamente dall'App
Social Inserisci il tuo curriculum dall'App, anche con Facebook

LinkedIn (App del famoso Social Network che permette di seguire le Aziende registrate e le relative opportunità di lavoro)

Monster sito leader nella ricerca di lavoro on line per scoprire le ultime offerte in linea con le tue ricerche. Scarica il Cercalavoro Monster per Android per ricercare, visualizzare e candidarti ad annunci di lavoro in qualsiasi momento. Potrai anche ricevere notifiche automatiche non appena saranno disponibili nuove offerte!

Trovolavoro è l'App del Corriere della Sera) con questa app si possono effettuare delle ricerche di offerte di lavoro tra le numerose proposte inserendo elementi quali una parola chiave e/o un luogo, oppure potete utilizzare la funzione di ricerca avanzata. Trovolavoro presenta ogni giorno migliaia di offerte di lavoro riguardanti


Per quanto riguarda i Concorsi Pubblici vi segnaliamo, in aggiunta, queste due APP:
Gu Concorsi, mettiamo in evidenza che questa App è a pagamento, ma ne potrebbe comunque valere la pena. GU Concorsi permette di filtrare i Concorsi in base alla Data di Pubblicazione, del tipo di Atto o dall’Ente pubblico promotore) ma è gratis per Android. Mette a disposizione diverse interessanti funzionalità come:
consultare il testo delle Gazzette Ufficiali;
avigare tra i diversi anni di pubblicazione;
effettuare ricerche ipertestuali;
mandare per E-mail articoli o atti.

Quiz Concorsi 2 (App con tutti i quiz per esercitarsi ai Concorsi delle Scuole Militari)
Mentre per chi sta cercando lavori occasionali può vedere su SmallJob (per ora solo su Android), app neonata che permette di visualizzare sulla cartina geografica dell’Italia chi
assume per brevi periodi (lavoro stagionale) e può stabilire dei contatti in modo veloce.


 

martedì 2 aprile 2013

Dal 2013 le mamme possono avere un voucher di 300 euro


L'Inps ha pubblicato Circolare n. 48 del 2013 con cui specifica le istruzioni operative per richiedere l’erogazione dei benefici e dei voucher previsti dalla Riforma Fornero (L. n. 92/2012), nell’ambito degli interventi volti a favorire l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro.

Infatti, per le neo mamme che lavorano arrivano i voucher per pagare nido o baby sitter il voucher sarà pari a 300 euro al mese per un massimo di sei mesi (fino a esaurimento del fondo di 20 milioni).

È prevista la corresponsione di voucher per l’acquisto di servizi di baby-sitting ovvero un contributo per far fronte agli oneri della rete pubblica dei servizi per l’infanzia o dei servizi privati accreditati, come ha stabilito la Circolare n. 48/2013 che riprende l'articolo 4, comma 24, lettera b), della legge 28 giugno 2012, n. 92, che possono essere utilizzati negli undici mesi successivi al termine del periodo di congedo di maternità ed in alternativa al congedo parentale di cui all’art. 32, co. 1, decreto legislativo 26 marzo 2001 n. 151.

Tale contributo può essere richiesto anche se la lavoratrice ha già usufruito in parte del congedo parentale.
Per frazione mensile deve intendersi un mese continuativo di congedo che potrà essere collocato a piacere, singolarmente o in successione, purché nell’ambito degli undici mesi successivi al termine del periodo di congedo di maternità.

Ne consegue che se la lavoratrice ha usufruito di quattro mesi e un giorno di congedo parentale, potrà accedere al beneficio per un solo mese, residuandole 29 giorni da utilizzare come congedo parentale. Allo stesso modo il beneficio, una volta richiesto, potrà essere interrotto solo al compimento di una frazione mensile.

Poiché la fruizione del beneficio è legata alla disponibilità di giornate di congedo parentale in da parte della madre, si ricorda che per le controversie in materia di congedo parentale per i lavoratori dipendenti, è possibile proporre, nei termini di legge, ricorso al Comitato Provinciale Inps.

Lo possono chiederlo le lavoratrici dipendenti e quelle iscritte alla gestione separata. Le lavoratrici con contratto di lavoro a tempo parziale - part-time potranno fruire del contributo in misura riproporzionata, mentre le lavoratrici iscritte alla gestione separata possono usufruire del contributo per un periodo massimo di tre mesi. Il beneficio consiste in un contributo per il pagamento del servizio di baby sitting o per il pagamento di strutture eroganti servizi per l'infanzia. Nel primo caso il contributo viene erogato attraverso il sistema di buoni lavoro. Nel secondo caso invece attraverso pagamento diretto alla struttura prescelta.

I voucher consegnati alle beneficiarie sono unicamente quelli cartacei.

I voucher, per l’importo riconosciuto, verranno ritirati dalla madre lavoratrice presso la sede provinciale INPS territorialmente competente individuata in base alla residenza o al domicilio temporaneo dichiarato nella domanda di partecipazione al bando, se diverso dalla residenza.

La madre lavoratrice potrà ritirare i voucher in un’unica soluzione oppure scegliere di ritirarne solo una parte o ritirarli con cadenza mensile.

La madre lavoratrice beneficiaria di più contributi per servizi di baby sitting, quando si reca in sede per ritirare i voucher deve indicare espressamente il codice fiscale del figlio per cui è concesso il beneficio.
In analogia alle modalità già in uso nell’utilizzo dei buoni lavoro, prima dell’inizio della prestazione lavorativa del servizio di baby sitting la madre è tenuta ad effettuare la comunicazione preventiva di inizio prestazione, indicando oltre al proprio codice fiscale, il  codice fiscale della prestatrice, il luogo di svolgimento della prestazione e le date presunte di inizio e di fine dell’attività lavorativa, attraverso i seguenti canali:

il contact center Inps/Inail  (tel. 803.164, gratuito da telefono  fisso, oppure, da cellulare il n. 06164164, con tariffazione  a carico dell’utenza chiamante);

il numero di fax gratuito INAIL 800.657657, utilizzando il modulo presente sul sito dell’INAIL;
il sito www.inail.it /Sezione ‘Punto cliente’;

la sede INPS.

In caso di annullamento della prestazione per le date previste o di modifica delle suddette date, dovrà essere effettuata, con le stesse modalità, nuova comunicazione di variazione all’INAIL/INPS tramite gli stessi canali.

Al termine della prestazione lavorativa, la madre lavoratrice - prima di consegnare alla prestatrice i voucher – provvede ad intestarli, scrivendo su ciascun buono lavoro, negli appositi spazi, il proprio codice fiscale, il codice fiscale della prestatrice, il periodo della relativa prestazione e convalidando il buono con la propria firma.

La prestatrice del servizio di baby sitting può riscuotere il corrispettivo dei buoni lavoro ricevuti, intestati e sottoscritti dalla committente, presentandoli all’incasso – dopo averli convalidati con la propria firma - presso qualsiasi ufficio postale ed esibendo un valido documento di riconoscimento, entro e non oltre i 24 mesi dalla data di emissione del voucher.

La madre lavoratrice può richiedere la riemissione dei voucher a lei consegnati, solamente nel caso di furto o smarrimento degli stessi, presentando la denuncia effettuata alle Autorità competenti. In questo caso la Sede provvederà all’annullamento dei voucher e alla conseguente riemissione di altri voucher, sulla base di quanto previsto dal messaggio INPS n. 12082 del 4 maggio 2010.

Ricordiamo che i voucher emessi per servizi di baby sitting non possono essere oggetto di richiesta di rimborso in caso di mancato utilizzo.

Scuola, pensionamenti diminuiti addio ai precari

Assunzioni di precari a rischi. La legge di riforma Fornero riduce il turn over dei docenti del 50%
Invecchiano i docenti, ma invecchiano anche i precari in attesa di una occupazione che ritarda sempre di più. La legge Fornero che allunga l’età lavorativa sia per gli uomini che per le donne riduce il turn-over degli insegnanti del cinquanta per cento nelle classi italiane. E secondo i sindacati, a questo punto, sono a rischio anche tutte le 11.542 assunzioni del concorso dei docenti bandito lo scorso autunno.

L’allarme dei sindacati è scattato di fronte ai dati sulle domande di pensionamento del personale della scuola, diffusi dal Ministero dell’Istruzione. Dati provvisori (ciascuna domanda è al vaglio ministeriale) e che potrebbero subire qualche, ma che comunque confermano che il quadro dell’occupazione si è ridotto drasticamente. I docenti che andranno in pensione da settembre sono 10.009, mentre nello scorso anno scolastico sono stati 21.112. Sono di 3.343 unità le uscite del personale Ata, contro i 5.336 dell’anno precedente. Il maggior numero di pensionamenti nelle scuole superiori dove sono state presentate 3.187 domande. Poco meno nella scuola primaria con 3.090 richieste. A seguire le richieste di riposo nella scuola media (2.439) e nella materna (1.293). Tra il personale tecnico ausiliario (gli Ata), a lasciare il posto sono soprattutto i collaboratori scolastici (2.180 domande) e gli assistenti amministrativi (756).

La Flc-Cgil, che accusa il ministero di aver dato i dati sui pensionamenti in ritardo per non aver avuto il coraggio di rivelare «gli effetti disastrosi della riforma Fornero», sostiene che non solo ci saranno meno assunzioni, ma che «perfino l’attuale concorso rischia di non avere posti sufficienti». E riguardo al concorso annunciato nelle scorse settimane dal ministro Francesco Profumo per questa primavera: «Altro che nuovo concorso!». Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Anife: «Sono dati così allarmanti da poter pregiudicare persino le assunzioni del concorso in fase di espletamento. E meglio non parlare del nuovo! Questi dati aumentano il precariato, allontanano le nuove generazioni degli insegnanti e allontanano l’Italia dalla media Ocse».

Tra le conseguenze della riforma Fornero non ci sarebbe solo l’aumento del precariato storico della scuola (160mila stando agli ultimi dati della Funzione Pubblica). Ma anche quella inevitabile di alzare l’età media del personale. Esasperando una caratteristica della scuola italiana che è stata già stigmatizzata dal rapporto Ocse sull’Educazione del 2012. In 19 su 32 dei Paesi dell’Ocse il 60% dei docenti di scuola secondaria ha almeno 40 anni, mentre in Italia sono oltre il 70% (ma anche Germania e Austria superano questa soglia). I giovanissimi, i docenti sotto i 30, in Italia sono solo lo 0,5%, mentre la media Ocse nella primaria arriva al 14%.
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