Visualizzazione post con etichetta Camera di Commercio. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Camera di Commercio. Mostra tutti i post

mercoledì 25 maggio 2016

Inail: bando Isi giovedì 26 maggio 2016



Si terrà giovedì 26 maggio, tramite il cosiddetto “click day”, la fase conclusiva d'inoltro delle domande di accesso ai finanziamenti del bando Isi 2015, con cui l'Inail mette a disposizione oltre 276 milioni destinati al finanziamento in conto capitale delle spese sostenute dalle imprese per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro da parte di imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio.

Nello specifico, accedono agli incentivi Inail: 

1. progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; 

 2. progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;

3. progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

 Le domande di ammissione potranno essere inviate dalle ore 16 alle ore 16.30 attraverso lo sportello informatico, utilizzando il codice identificativo che è già stato attribuito mediante la procedura di download e seguendo le istruzioni contenute nelle “Regole tecniche e modalità di svolgimento” pubblicate sul sito dell'Istituto. 

Il codice identificativo corretto consiste in una stringa di 65 caratteri, che è stata attribuita al momento del salvataggio definitivo della domanda e che è visualizzabile in procedura di compilazione seguendo le indicazioni riportate nel punto 6 del Manuale Utente ISI 2015. 

Attenzione: il primo carattere della stringa può essere il segno + o il segno - comunque parte integrante del codice. Nel corso del click-day: inserire il codice identificativo; inserire quanto richiesto negli ulteriori campi presenti nella pagina; cliccare sul tasto "Invia" Il codice sarà trasmesso ai sistemi INAIL e sarà visualizzato un messaggio di presa in carico. 

E' bene ricordare che i finanziamenti dell'Istituto sono a fondo perduto e verranno assegnati fino a esaurimento, secondo l'ordine cronologico di arrivo delle domande. Il contributo, pari al 65% dell'investimento, per un massimo di 130mila euro e un minimo di 5mila, verrà erogato a seguito del superamento della verifica tecnico-amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto e sarà cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito. Sono ammessi progetti d'investimento, progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale e progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Il finanziamento è cumulabile con i benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito. 

Il bando ISI è uno dei principali tasselli dell’azione di promozione di cultura della sicurezza realizzata dall’Inail attraverso la formazione dei lavoratori, l’azione continua di informazione, l’assistenza, la consulenza alle imprese e le sinergie con le altre istituzioni e le parti sociali nell’azione di contrasto agli infortuni e alle malattie professionali. Come sostiene la  Comunicazione della Commissione al Parlamento Europeo relativa ad un quadro strategico dell'UE in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020, inoltre, prevenire i rischi ed operare per rendere il luogo di lavoro più sicuro e più sano è fondamentale non solo per migliorare la qualità e le condizioni di lavoro, ma anche per promuovere la competitività. Mantenendo in salute i lavoratori si ottengono effetti positivi, diretti e misurabili, sulla produttività e si contribuisce a migliorare la sostenibilità dei sistemi di sicurezza sociale. 



sabato 16 marzo 2013

Imprenditoria femminile fondo perduto per il 2013

I contributi a fondo perduto sono somme che, una volta ricevute, non devono essere restituite da coloro che ne hanno beneficiato. Sono finanziamenti erogati generalmente da enti pubblici (Unione Europea, Ministeri, Regioni, ecc.) a favore delle nuove imprese o delle imprese già attive. Normalmente non sono necessarie garanzie per ottenere il contributo, tranne nei casi in cui è prevista l’erogazione di un anticipo.

Il contributo a fondo perduto viene concesso a fronte di un investimento dell’imprenditore per la realizzazione di opere o l’acquisto di beni strumentali che abbiano effetti durevoli sull’impresa ed è calcolato in percentuale sul totale dell’investimento. Il contributo viene erogato solo a fronte della presentazione di documentazione di spese (ovvero fatture dei fornitori quietanzate).

Il nuovo momento sociale, la crisi economica e ovviamente la mancanza di lavoro, hanno negli ultimi anni ingenerato un forte aumento dell’interesse verso l’imprenditoria femminile e i finanziamenti a fondo perduto. Sicuramente, l’idea di aprire un’impresa è un’ottima opportunità per mettersi in gioco e lavorare di creatività, consentendo di innovarsi su più fronti.

Vediamo come si può partecipare al bando finanziamenti imprenditoria femminile.
Richiedere la partecipazione ai bandi è possibile presentando un business plan fornito di descrizione del progetto che si intende realizzare e di una sezione più dettagliata inerente a requisiti di fattibilità finanziaria del progetto. Le spese ammissibili per le agevolazioni riguardano solitamente l’acquisto di terreni, di impianti e macchinari, consulenze e corsi di formazione.

Per ottenere i vantaggi dedicati all’imprenditoria femminile con finanziamenti a fondo perduto occorre possedere alcuni requisiti di ammissibilità. Sarà pertanto possibile ricevere le agevolazioni finanziarie nei casi di:
imprese individuali in cui il titolare sia una donna;
società di persone costituite in maggioranza, sia numerica che di capitale, da donne;
società di capitali costituite in maggioranza, sia numerica che di capitale da donne, e in cui l’organo di amministrazione sia costituito prevalentemente al femminile.

Possono essere erogate diverse tipologie di contributi a fondo perduto, si tratta di contributi in conto impianti (il cui valore massimo può ammontare per le micro e piccole imprese fino al 50% delle spese), contributo in conto interessi, il cui valore massimo del finanziamento può arrivare al 75% dell’investimento per micro e piccole imprese.
Inoltre vi è la possibilità di richiedere una combinazione di contributi Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto le imprese devono operare nei settori dell’industria, del commercio e dei servizi.

Per vedersi agevolati nell’imprenditoria al femminile e poter usufruire dei finanziamenti a fondo perduto, è necessario rientrare in alcuni settori. Tra i settori ammessi vi sono quello manifatturiero e il settore dei servizi, mentre tra i settori esclusi emergono l’industria carboniera, il settore siderurgico e quello delle fibre sintetiche.

Come trovare i finanziamenti a fondo perduto attualmente a disposizione? Considerato che l’elenco di tutti i finanziamenti a fondo perduto esistenti attualmente in disponibilità sul territorio italiano sarebbe troppo lungo, cerchiamo di tracciare un percorso per consentirvi di individuare il finanziamento a fondo perduto più conforme alle proprie esigenze.

Una prima strada porta indubbiamente alle istituzioni comunitarie (Unione Europea – europa.eu) e a quelle statali (Governo – governo.it). Molti finanziamenti a fondo perduto vengono tuttavia erogati da parte delle Regioni su stanziamenti comunitari. Di conseguenza, è certamente buona norma consultare il sito internet della vostra regione (es. regione.nomeregione.it). Si consiglia inopltre di consultare il sito internet dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell’impresa (invitalia.it) e quello della Camera di Commercio più vicino alla sede della vostra impresa.

domenica 12 giugno 2011

Imprenditoria femminile: boom delle imprenditrici straniere.

Parliamo del rapporto tra le donne ed il lavoro ed in modo particolare dell’imprenditoria femminile.
Quindi donne al lavoro, non solo colf e badanti: il 70% lavora nel settore di terziario, il 5% lavora presso imprese e nei settori del noleggio e delle agenzie viaggio, il 15% lavora nel settore del commercio e ristorazione. Questi dati sono stati rilevati dall'osservatorio sull'evoluzione dell'imprenditoria femminile straniera nel terziario redatta da Confcommercio e Censis. Indicando che sono quasi 100mila le imprenditrici straniere attive in Italia: la maggior parte cinesi con il 15% nella ristorazione. Seguono le romene (7,6%), le svizzere (7,3%), le marocchine (6,7%) e le tedesche (6,3).
Il 16% delle straniere è di nazionalità cinese. Il 24% delle donne imprenditrici è laureata. Il mondo delle imprenditrici sta cambiando, dice l'analisi del Censis e Terziario Donna Confcommercio, e sono molto interessanti almeno tre aspetti qualitativi che emergono dall'Osservatorio, diminuiscono le giovani, tra 2009 e 2010 cala del 2% il numero delle under 30 (l'8,6% del totale) mentre aumentano del 2,1% le donne tra i 50 e 70 anni (sono il 32% del totale) e del 4,7% quelle oltre i 70; è aumentato il livello di istruzione: la quota di imprenditrici laureate passa dall'11,2% del 2004 al 24,1% del 2010; è aumentato il fabbisogno di conciliazione: la quota di imprenditrici con figli passa dal 56,4% del 2004 al 66,2% del 2010.
Vediamo come la dell'imprenditorialità femminile di Parma da incentivi all’imprenditoria femminile. Si parla di mille euro e dell'opportunità d'un tirocinio di tre mesi in Camera di Commercio. Questo è il premio che andrà alla miglior tesi di laurea sull'imprenditoria femminile grazie a un concorso che ha il fine di promuovere l’imprenditorialità femminile e stimolare la ricerca e gli studi sulle materie nel legate alla presenza delle donne nel mondo dell'impresa. Per informazioni si consiglia di visitare la pagina http://www.parmadaily.it/. Per presentare la domanda c'è tempo fino al 7 aprile 2012.
La regione dell'Umbria è la seconda regione in Italia per crescita dell'’imprenditoria femminile nel terziario, con un +1% che supera il dato medio nazionale che si attesta allo 0,4%.
Vediamo alcuni aspetti che devono essere delle regole per le Camere di Commercio e in modo particolare per la Promozione dell'imprenditorialità femminile. Devono creare degli stimoli per valorizzare e sostenere le attività imprenditoriali delle donne sul territorio regionale, ed esprimere importanti segnali di apertura alla verso una volontà di integrazione con attività ed iniziative già realizzate da altri; bisognerebbe  fare una politica imprenditoriale femminile per un'attuazione originale ed innovativa per la progettazione di nuove esperienze.
E’ bisogna offrire spazi di rappresentanza per esigenze e fabbisogni dell'imprenditoria femminile sul territorio, e creare occasioni di confronto tra le diverse modalità di conciliare lavoro e vita familiare, fornendo uno stimolo alla creazione di informazioni, servizi e opportunità per le donne ideatrici d'impresa.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
BlogItalia - La directory italiana dei blog