I contributi a fondo perduto sono somme che, una volta ricevute, non devono essere restituite da coloro che ne hanno beneficiato. Sono finanziamenti erogati generalmente da enti pubblici (Unione Europea, Ministeri, Regioni, ecc.) a favore delle nuove imprese o delle imprese già attive. Normalmente non sono necessarie garanzie per ottenere il contributo, tranne nei casi in cui è prevista l’erogazione di un anticipo.
Il contributo a fondo perduto viene concesso a fronte di un investimento dell’imprenditore per la realizzazione di opere o l’acquisto di beni strumentali che abbiano effetti durevoli sull’impresa ed è calcolato in percentuale sul totale dell’investimento. Il contributo viene erogato solo a fronte della presentazione di documentazione di spese (ovvero fatture dei fornitori quietanzate).
Il nuovo momento sociale, la crisi economica e ovviamente la mancanza di lavoro, hanno negli ultimi anni ingenerato un forte aumento dell’interesse verso l’imprenditoria femminile e i finanziamenti a fondo perduto. Sicuramente, l’idea di aprire un’impresa è un’ottima opportunità per mettersi in gioco e lavorare di creatività, consentendo di innovarsi su più fronti.
Vediamo come si può partecipare al bando finanziamenti imprenditoria femminile.
Richiedere la partecipazione ai bandi è possibile presentando un business plan fornito di descrizione del progetto che si intende realizzare e di una sezione più dettagliata inerente a requisiti di fattibilità finanziaria del progetto. Le spese ammissibili per le agevolazioni riguardano solitamente l’acquisto di terreni, di impianti e macchinari, consulenze e corsi di formazione.
Per ottenere i vantaggi dedicati all’imprenditoria femminile con finanziamenti a fondo perduto occorre possedere alcuni requisiti di ammissibilità. Sarà pertanto possibile ricevere le agevolazioni finanziarie nei casi di:
imprese individuali in cui il titolare sia una donna;
società di persone costituite in maggioranza, sia numerica che di capitale, da donne;
società di capitali costituite in maggioranza, sia numerica che di capitale da donne, e in cui l’organo di amministrazione sia costituito prevalentemente al femminile.
Possono essere erogate diverse tipologie di contributi a fondo perduto, si tratta di contributi in conto impianti (il cui valore massimo può ammontare per le micro e piccole imprese fino al 50% delle spese), contributo in conto interessi, il cui valore massimo del finanziamento può arrivare al 75% dell’investimento per micro e piccole imprese.
Inoltre vi è la possibilità di richiedere una combinazione di contributi Per accedere ai finanziamenti a fondo perduto le imprese devono operare nei settori dell’industria, del commercio e dei servizi.
Per vedersi agevolati nell’imprenditoria al femminile e poter usufruire dei finanziamenti a fondo perduto, è necessario rientrare in alcuni settori. Tra i settori ammessi vi sono quello manifatturiero e il settore dei servizi, mentre tra i settori esclusi emergono l’industria carboniera, il settore siderurgico e quello delle fibre sintetiche.
Come trovare i finanziamenti a fondo perduto attualmente a disposizione? Considerato che l’elenco di tutti i finanziamenti a fondo perduto esistenti attualmente in disponibilità sul territorio italiano sarebbe troppo lungo, cerchiamo di tracciare un percorso per consentirvi di individuare il finanziamento a fondo perduto più conforme alle proprie esigenze.
Una prima strada porta indubbiamente alle istituzioni comunitarie (Unione Europea – europa.eu) e a quelle statali (Governo – governo.it). Molti finanziamenti a fondo perduto vengono tuttavia erogati da parte delle Regioni su stanziamenti comunitari. Di conseguenza, è certamente buona norma consultare il sito internet della vostra regione (es. regione.nomeregione.it). Si consiglia inopltre di consultare il sito internet dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell’impresa (invitalia.it) e quello della Camera di Commercio più vicino alla sede della vostra impresa.
sabato 16 marzo 2013
Imprenditoria femminile fondo perduto per il 2013
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Stipendi per i dipendenti della Pubblica amministrazione : è online il servizio per accedere alla propria busta paga
E’ online il nuovo servizio per visualizzare gli stipendi della Pubblica amministrazione. Tutti i dipendenti pubblici hanno ora accesso online al proprio cedolino stipendiale e ad altri interessanti servizi erogati dal sito Noipa.
StipendiPa, il servizio online per la visualizzazione e la stampa del cedolino stipendiale dei dipendenti pubblici e per scaricare altri documenti, è stato sostituito da Noipa, che ha le stesse funzionalità.
Tutti i dipendenti della pubblica amministrazione hanno accesso online alla propria busta paga e ad altri servizi. Infatti, possono visualizzare i propri documenti tramite il portale Stipendipa, sostituito da Noipa, che consente di variare autonomamente la modalità di pagamento degli stipendi e di fare altre operazioni, senza dover recarsi necessariamente presso gli uffici competenti.
Ricordiamo che il servizio di NoiPa nasce al fine di consentire il processo di dematerializzazione dei documenti e ogni dipendente, anche chi non disponga di casella di posta elettronica istituzionale o che si trovi dislocato fuori sede, può visualizzare e stampare il proprio cedolino e scaricare altri documenti.
Questo servizio consente di accedere ad una serie di documenti utili:
cedolino stipendiale, buste paga, CUD e il modello 730
I documenti sono disponibili in formato digitale e per breve tempo, è necessario pertanto stamparli o salvarli sul proprio computer. Il portale di NoiPa rende disponibili una serie di funzionalità self-service e nell’area servizi online sono descritte, per ciascuna tipologia di utente, tutte le applicazioni a cui questi può accedere https://noipa.mef.gov.it/servizi-online .
La busta paga per i dipendenti della P. a. è caratterizzato da tre pagine chiare, nella prima pagina dispone informazioni riepilogative, nella seconda pagina sono presenti i dettagli delle informazioni riepilogative, e la terza pagina può contenere eventuali note all'amministrato.
Accedere al cedolino stipendiale è possibile tramite una registrazione al sito di NoiPa e inserendo il codice riservato ai dipendenti pubblici.
Vediamo nel dettaglio la composizione del cedolino per gli stipendi Pa.
Prima pagina: i suoi diversi riquadri contengono rispettivamente l’anagrafica del dipendente, i dati dell’ente di appartenenza, la posizione giuridico-economica, il dettaglio delle detrazioni e gli estremi di pagamento, nonché i dati riepilogativi della retribuzione con le competenze fisse, quelle accessorie, le ritenute e i conguagli fiscali.
Seconda pagina: vengono riportati i dati di dettaglio della retribuzione con competenze fisse, competenze accessorie e altri assegni, e i dati circa le ritenute previdenziali,fiscali e le ritenute sindacali.
Terza pagina: si compone dei dati dell'amministrazione e dell'Ufficio Responsabile, i dati del relativo codice fiscale e dell'Ufficio di Servizio del dipendente, ed eventuali note dell'amministrazione al dipendente.
StipendiPa è diviso in due categorie: una di accesso libero e un’area riservata. La prima categoria, di accesso libero, contiene le circolari, comunicazioni e informazioni generali della pubblica amministrazione mentre che la seconda categoria è riservata alla consultazione personale dei dipendenti pubblici sui propri dati stipendiali, cedolini, CUD, ecc….Nello specifico, sono disponibili 13 mensilità per la visualizzazione e stampa del cedolino e 5 annualità per i CUD ed i 730 (relativo alle assistenze dirette).
Ci sono diverse modalità di accesso al servizio StipendiPa (ora Noipa). Infatti, esso può avvenire con l’inserimento User (codice fiscale) e Password (fornita dal sistema) o tramite CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Per accedere al servizio StipendiPa tramite password, è necessario registrarsi: cliccare il pulsante in alto a destra “area riservata” ed effettuare la registrazione (primo accesso) tramite il proprio codice fiscale del dipendente pubblico e la partita stipendiale.
Una volta inseriti i dati però, è necessario modificare la password, altrimenti non sarà possibile utilizzare il servizio online StipendiPa, sostituito da Noipa. Inoltre, la password va modificata ogni 180 giorni. Una volta scaduta, sarà il proprio sistema a condurre il dipendente presso la pagina apposita per cambiare password.
I cedolini degli stipendi vengono mostrati in ordine decrescente e rappresentano le ultime 13 mensilità. E’ possibile scaricare il documento in PDF (cliccando su ‘azioni’) per procedere alla stampa.
Per quel che riguarda i CUD, viene selezionato un elenco premendo il pulsante Visualizza CUD. Sempre in ordine decrescente e in riferimento agli ultimi 5 anni. Lo stesso serve per i 730: selezionando il pulsante Visualizza 730 viene rappresentato l’elenco, in ordine decrescente, dei 730 di competenza del dipendente pubblico connesso.
La prima volta che viene utilizzato il nuovo sito per scaricare lo Stipendio Pubblica Amministrazione, Noipa, è necessario realizzare il Primo accesso. Esso viene effettuato inserendo il codice fiscale e la partita stipendiale.
La partita stipendiale viene attribuita al momento della creazione della partita di stipendio. Si trova in alto a destra del cedolino, nel riquadro dove è presente il cognome e il nome. Quindi, nel momento in cui un dipendente pubblico riceve la prima busta paga, ha già una partita stipendiale. La partita stipendiale, per il primo accesso a Stipendio Pubblica Amministrazione deve essere digitata comprensiva degli zeri iniziali quando presenti, per un totale di 8 caratteri.
Una volta realizzato il primo acceso, e quando il sistema avrà controllato l’identità del dipendente interessato, viene inviata una mail con una password di accesso. Ma questa password è soltanto per il primo accesso, ovvero, una volta il dipendente avrà effettuato l’accesso a Stipendipa sarà automaticamente indirizzato ad un nuovo spazio per modificare la password e creare una chiave di accesso personale. Questa nuova password, di Stipendipa, va collegata ad una domanda segreta, ed è importante fare attenzione alla domanda scelta perché sarà la prima cosa che richiederà il sistema nel caso di password smarrita.
StipendiPa, il servizio online per la visualizzazione e la stampa del cedolino stipendiale dei dipendenti pubblici e per scaricare altri documenti, è stato sostituito da Noipa, che ha le stesse funzionalità.
Tutti i dipendenti della pubblica amministrazione hanno accesso online alla propria busta paga e ad altri servizi. Infatti, possono visualizzare i propri documenti tramite il portale Stipendipa, sostituito da Noipa, che consente di variare autonomamente la modalità di pagamento degli stipendi e di fare altre operazioni, senza dover recarsi necessariamente presso gli uffici competenti.
Ricordiamo che il servizio di NoiPa nasce al fine di consentire il processo di dematerializzazione dei documenti e ogni dipendente, anche chi non disponga di casella di posta elettronica istituzionale o che si trovi dislocato fuori sede, può visualizzare e stampare il proprio cedolino e scaricare altri documenti.
Questo servizio consente di accedere ad una serie di documenti utili:
cedolino stipendiale, buste paga, CUD e il modello 730
I documenti sono disponibili in formato digitale e per breve tempo, è necessario pertanto stamparli o salvarli sul proprio computer. Il portale di NoiPa rende disponibili una serie di funzionalità self-service e nell’area servizi online sono descritte, per ciascuna tipologia di utente, tutte le applicazioni a cui questi può accedere https://noipa.mef.gov.it/servizi-online .
La busta paga per i dipendenti della P. a. è caratterizzato da tre pagine chiare, nella prima pagina dispone informazioni riepilogative, nella seconda pagina sono presenti i dettagli delle informazioni riepilogative, e la terza pagina può contenere eventuali note all'amministrato.
Accedere al cedolino stipendiale è possibile tramite una registrazione al sito di NoiPa e inserendo il codice riservato ai dipendenti pubblici.
Vediamo nel dettaglio la composizione del cedolino per gli stipendi Pa.
Prima pagina: i suoi diversi riquadri contengono rispettivamente l’anagrafica del dipendente, i dati dell’ente di appartenenza, la posizione giuridico-economica, il dettaglio delle detrazioni e gli estremi di pagamento, nonché i dati riepilogativi della retribuzione con le competenze fisse, quelle accessorie, le ritenute e i conguagli fiscali.
Seconda pagina: vengono riportati i dati di dettaglio della retribuzione con competenze fisse, competenze accessorie e altri assegni, e i dati circa le ritenute previdenziali,fiscali e le ritenute sindacali.
Terza pagina: si compone dei dati dell'amministrazione e dell'Ufficio Responsabile, i dati del relativo codice fiscale e dell'Ufficio di Servizio del dipendente, ed eventuali note dell'amministrazione al dipendente.
StipendiPa è diviso in due categorie: una di accesso libero e un’area riservata. La prima categoria, di accesso libero, contiene le circolari, comunicazioni e informazioni generali della pubblica amministrazione mentre che la seconda categoria è riservata alla consultazione personale dei dipendenti pubblici sui propri dati stipendiali, cedolini, CUD, ecc….Nello specifico, sono disponibili 13 mensilità per la visualizzazione e stampa del cedolino e 5 annualità per i CUD ed i 730 (relativo alle assistenze dirette).
Ci sono diverse modalità di accesso al servizio StipendiPa (ora Noipa). Infatti, esso può avvenire con l’inserimento User (codice fiscale) e Password (fornita dal sistema) o tramite CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Per accedere al servizio StipendiPa tramite password, è necessario registrarsi: cliccare il pulsante in alto a destra “area riservata” ed effettuare la registrazione (primo accesso) tramite il proprio codice fiscale del dipendente pubblico e la partita stipendiale.
Una volta inseriti i dati però, è necessario modificare la password, altrimenti non sarà possibile utilizzare il servizio online StipendiPa, sostituito da Noipa. Inoltre, la password va modificata ogni 180 giorni. Una volta scaduta, sarà il proprio sistema a condurre il dipendente presso la pagina apposita per cambiare password.
I cedolini degli stipendi vengono mostrati in ordine decrescente e rappresentano le ultime 13 mensilità. E’ possibile scaricare il documento in PDF (cliccando su ‘azioni’) per procedere alla stampa.
Per quel che riguarda i CUD, viene selezionato un elenco premendo il pulsante Visualizza CUD. Sempre in ordine decrescente e in riferimento agli ultimi 5 anni. Lo stesso serve per i 730: selezionando il pulsante Visualizza 730 viene rappresentato l’elenco, in ordine decrescente, dei 730 di competenza del dipendente pubblico connesso.
La prima volta che viene utilizzato il nuovo sito per scaricare lo Stipendio Pubblica Amministrazione, Noipa, è necessario realizzare il Primo accesso. Esso viene effettuato inserendo il codice fiscale e la partita stipendiale.
La partita stipendiale viene attribuita al momento della creazione della partita di stipendio. Si trova in alto a destra del cedolino, nel riquadro dove è presente il cognome e il nome. Quindi, nel momento in cui un dipendente pubblico riceve la prima busta paga, ha già una partita stipendiale. La partita stipendiale, per il primo accesso a Stipendio Pubblica Amministrazione deve essere digitata comprensiva degli zeri iniziali quando presenti, per un totale di 8 caratteri.
Una volta realizzato il primo acceso, e quando il sistema avrà controllato l’identità del dipendente interessato, viene inviata una mail con una password di accesso. Ma questa password è soltanto per il primo accesso, ovvero, una volta il dipendente avrà effettuato l’accesso a Stipendipa sarà automaticamente indirizzato ad un nuovo spazio per modificare la password e creare una chiave di accesso personale. Questa nuova password, di Stipendipa, va collegata ad una domanda segreta, ed è importante fare attenzione alla domanda scelta perché sarà la prima cosa che richiederà il sistema nel caso di password smarrita.
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lunedì 4 marzo 2013
Busta paga per badanti e colf
In occasione del pagamento dello stipendio, il datore di lavoro deve predisporre una busta paga (anche chiamata prospetto paga o cedolino di paga) in cui vengono riportate e quantificate tutte le componenti della retribuzione. La figura della badante o colf si occupa di fornire assistenza presso il domicilio degli anziani; molto utilizzata in Italia, gode di regolare inquadramento e busta paga.
Vediamo gli elementi che costituiscono la busta paga, il quale deve essere composto dalle seguenti attività:
calcolo competenze e trattenute
elaborazione dei parametri progressivi del contratto di lavoro
calcolo del TFR
elaborazione e calcolo del valore dei contributi
La busta paga deve essere composta da seguenti elementi: dati anagrafici del datore di lavoro nonché quelli della collaboratrice. La prima riga riporterà la data di assunzione e quella di licenziamento, nonché gli scatti di anzianità che per colf e badanti maturano ogni biennio.
La seconda riga indicherà la scadenza del tempo determinato, la percentuale di tempo parziale (quest’ultima viene indicata solo nel rapporto di non convivenza) e i ratei di tredicesima. Le righe immediatamente successive faranno riferimento ad elementi come la paga base, l’indennità di funzione, il risultato in euro degli scatti di anzianità maturati e lo straordinario forfetizzato (ovvero l’importo corrisposto per compensare gli straordinari effettuati nel mese di riferimento).
Altri valori indicati saranno l’indennità assorbibile, ossia un valore corrisposto in aggiunta al minimo sindacale, e l’acconto futuri aumenti. Qualora il datore di lavoro e la badante si accordino per il pagamento di ferie, tredicesima e TFR a cadenza mensile, si potranno compilare altresì i campi indicati con le apposite diciture.
Occorre tener presente che nella compilazione della busta paga si distingue il caso della badante a ore da quello della badante fissa. Le ‘ore ordinarie’, ossia il numero delle ore lavorate, sono indicate in modo differente a seconda che il rapporto sia di convivenza oppure no.
Nel caso di non convivenza si calcolano come segue: tempo x valore = competenze. Nei casi di convivenza della badante con l’assistito, risulterà anche la dicitura ‘ore non lavorate’, che si ottengono sottraendo all’importo del pagamento mensile le assenze. Le badanti conviventi possono svolgere al massimo dieci ore al giorno non consecutive, per un totale di 54 ore a settimana, mentre quelle non conviventi possono svolgere al massimo otto ore di lavoro al giorno non consecutive per un totale di 40 ore alla settimana.
Il TFR del mese è composto dalla somma dei redditi mensili (stipendio, prestazioni aggiuntive e valori sostitutivi di vitto e alloggio) diviso 13,5. Nell'anno in corso il TFR accumulato è la somma dei TFR mensili.
Per il computo di quanto accantonato negli anni precedenti si considera il valore al 31 dicembre dell'anno precedente rivalutato secondo il coefficiente Il valore del TFR è il totale tra il TFR dell'anno in corso e quello, rivalutato degli anni precedenti.
Vediamo gli elementi che costituiscono la busta paga, il quale deve essere composto dalle seguenti attività:
calcolo competenze e trattenute
elaborazione dei parametri progressivi del contratto di lavoro
calcolo del TFR
elaborazione e calcolo del valore dei contributi
La busta paga deve essere composta da seguenti elementi: dati anagrafici del datore di lavoro nonché quelli della collaboratrice. La prima riga riporterà la data di assunzione e quella di licenziamento, nonché gli scatti di anzianità che per colf e badanti maturano ogni biennio.
La seconda riga indicherà la scadenza del tempo determinato, la percentuale di tempo parziale (quest’ultima viene indicata solo nel rapporto di non convivenza) e i ratei di tredicesima. Le righe immediatamente successive faranno riferimento ad elementi come la paga base, l’indennità di funzione, il risultato in euro degli scatti di anzianità maturati e lo straordinario forfetizzato (ovvero l’importo corrisposto per compensare gli straordinari effettuati nel mese di riferimento).
Altri valori indicati saranno l’indennità assorbibile, ossia un valore corrisposto in aggiunta al minimo sindacale, e l’acconto futuri aumenti. Qualora il datore di lavoro e la badante si accordino per il pagamento di ferie, tredicesima e TFR a cadenza mensile, si potranno compilare altresì i campi indicati con le apposite diciture.
Occorre tener presente che nella compilazione della busta paga si distingue il caso della badante a ore da quello della badante fissa. Le ‘ore ordinarie’, ossia il numero delle ore lavorate, sono indicate in modo differente a seconda che il rapporto sia di convivenza oppure no.
Nel caso di non convivenza si calcolano come segue: tempo x valore = competenze. Nei casi di convivenza della badante con l’assistito, risulterà anche la dicitura ‘ore non lavorate’, che si ottengono sottraendo all’importo del pagamento mensile le assenze. Le badanti conviventi possono svolgere al massimo dieci ore al giorno non consecutive, per un totale di 54 ore a settimana, mentre quelle non conviventi possono svolgere al massimo otto ore di lavoro al giorno non consecutive per un totale di 40 ore alla settimana.
Il TFR del mese è composto dalla somma dei redditi mensili (stipendio, prestazioni aggiuntive e valori sostitutivi di vitto e alloggio) diviso 13,5. Nell'anno in corso il TFR accumulato è la somma dei TFR mensili.
Per il computo di quanto accantonato negli anni precedenti si considera il valore al 31 dicembre dell'anno precedente rivalutato secondo il coefficiente Il valore del TFR è il totale tra il TFR dell'anno in corso e quello, rivalutato degli anni precedenti.
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