Visualizzazione post con etichetta modello 730. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta modello 730. Mostra tutti i post

martedì 1 maggio 2018

Modello 730 precompilato le cose da sapere



Al via dal 2 maggio 2018 l’operazione invio del 730 con il fai-da-te e sarà  possibile accettare, modificare e inviare all’Agenzia delle Entrate il modello 730 precompilato direttamente tramite l’applicazione web. L’operazione potrà essere conclusa al massimo entro il prossimo 23 luglio. A partire dal 7 maggio, invece, si potrà intervenire con la modalità di compilazione assistita. Effettuato l’inoltro è necessario consultare l’apposito link nel quale viene pubblicata la ricevuta verificando la presenza di eventuali comunicazioni di scarto.

Per la dichiarazione dei redditi, servono anche i seguenti documenti:

Certificazione Unica rilasciato dal datore di lavoro o dall’ente pensionistico;

Fatture, ricevute, scontrini di farmaci da banco, che attestino le spese sostenute nel corso dell’anno per le quali è prevista la deducibilità dal reddito complessivo e ch per il 2018 non trovano ancora posto nel 730 precompilato;

Altra documentazione necessaria per il riconoscimento delle spese deducibili o detraibili;

Ricevuta dei bonifici attraverso i quali sono state pagate le opere di ristrutturazione, quietanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, attestati di versamento delle ritenute operate sui compensi dei professionisti, quietanza rilasciata dal condominio ;

Attestati di versamento degli acconti d’imposta effettuati dal contribuente;

Ultima dichiarazione presentata, se in questa era stata evidenziata un’eccedenza d’imposta.

La documentazione tributaria va conservata per eventuali accertamenti futuri fino al 31 dicembre del quarto anno successivo alla presentazione.

Con le nuove tipologie di spesa si incrementano i dati a disposizione dei contribuenti, ma allo stesso tempo aumentano i dati presenti nell’area di parcheggio in attesa di approvazione. La conferma equivale comunque alla «modifica» del modello con conseguente perdita dei benefici connessi con l’esclusione dal controllo formale. È opportuno porre attenzione, su questi dati poiché ritenuti particolarmente sensibili anche da parte dell’Agenzia in vista di un possibile futuro controllo.

Il modello viene reso disponibile in via telematica, accendendo al sito Internet dell’Agenzia con le proprie credenziali personali o, con una delega, attraverso un Caf o un intermediario. Al cassetto fiscale personale si può accedere anche con i codici di accesso del portale Inps, e con la Spid, il sistema pubblico di identità digitale, o la Carta Nazionale dei Servizi.

Verificare il contenuto delle certificazioni uniche («Cu») che sono state rilasciate soprattutto da parte di chi ha avuto più rapporti di lavoro nell’anno avendo cura di controllare se sono state compiute o meno operazioni di conguaglio. In particolare va controllato il diritto o meno al bonus Irpef indicato in certificazione. Se quest’ultimo risulta, in tutto o in parte, non spettante, lo stesso dovrà venire restituito attraverso la modifica del precompilato e la conseguente liquidazione della dichiarazione.

Va accuratamente verificata la presenza dei seguenti elementi: utili percepiti nel 2017 sulla base dei dati contenuti nelle certificazioni degli utili (Cupe) rilasciate dalle società emittenti sulle quali si deve pagare l’Irpef (partecipazioni qualificate) non presenti nella precompilata (nemmeno nell’area di parcheggio) eventuali compensi per attività di lavoro occasionale (di carattere commerciale od autonomo) assoggettati a ritenuta d’acconto (rigo D3) normalmente tracciate in precompilata.

Gli importi relativi alle tipologie di spesa «CT» (Cure termali), «PI» (Protesica e integrativa) e «IC» (Chirurgia estetica) riguardano spese sanitarie detraibili a determinate condizioni, perciò sono sommati e riportati solo nel foglio informativo; se si possiedono i requisiti per usufruire della detrazione (ad esempio prescrizione medica) si può inserire in dichiarazione il relativo importo. In caso contrario la detrazione non sarà possibile e il dato riportato nel foglio informativo non andrà confermato.

Nella Certificazione unica («Cu») è indicato solitamente un unico codice fiscale del soggetto che ha stipulato il contratto di locazione breve, ossia di uno dei comproprietari. L'importo del corrispettivo indicato nella «Cu» è riportato nella dichiarazione precompilata solo di questo soggetto. Se l'importo deve essere ripartito è necessario modificare il dato inserito nella precompilata e gli altri comproprietari devono indicare nel proprio 730 le rispettive quote del corrispettivo.

Nella precompilata sono riportate le rate successive alla prima, ricavate dalla dichiarazione dell’anno precedente. In caso di spese sostenute nel 2017, l’informazione è presente solo nel foglio riepilogativo (salvo i pagamenti effettuati con bancomat e carta di credito per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, o in caso di bonifici non portanti specifiche causali legate agli interventi di detrazione). La precompilata va modificata e il dato deve essere inserito direttamente in dichiarazione

Se, per semplice errore materiale, è stata invertita la causale del versamento (ad esempio indicazione del riferimento normativo di cui alla riqualificazione energetica, anziché quello relativo per al recupero del patrimonio edilizio), si può comunque beneficiare delle detrazione inserendolo correttamente il bonus nel modello da spedire. Analogamente, in costanza degli altri requisiti si può operare in caso di errata indicazione del soggetto nel bonifico rispetto a quello indicato in fattura.

Gli oneri deducibili/detraibili sostenuti nell’interesse dei familiari a carico vengono riportati nella precompilata del soggetto che ha sostenuto la spesa se comunicato all’Agenzia (nel prospetto dei familiari a carico deve essere presente il familiare). In caso contrario l’onere è inserito nella dichiarazione del contribuente che ha il familiare a carico con le percentuali riportate nell’apposito prospetto. Anche in questo caso è possibile modificare la dichiarazione.

Quest’anno si dovrà faticare ancora meno per integrare, eventualmente, la dichiarazione precompilata. Nel modello della dichiarazione dei redditi 2017, infatti, l’Agenzia inserirà anche le spese sostenute per gli asili nido, con i relativi rimborsi, i contributi detraibili versati alle società del mutuo soccorso, e le eventuali erogazioni alle onlus, fondazioni e associazioni di ricerca scientifica o per la tutela dei beni storici e artistici. Nella dichiarazione predisposta dagli uffici del fisco erano già presenti, oltre ai redditi percepiti, una serie di spese che danno luogo a detrazioni o deduzioni, come le spese sanitarie, gli interessi passivi dei mutui, i contributi previdenziali versati, le spese per l’istruzione universitaria, i premi assicurativi.

Un’altra novità del 2018 è la funzione di compilazione assistita della dichiarazione dei redditi online. Per aggiungere delle spese che non fossero elencate, o toglierne altre, ci si potrà far assistere direttamente dal Fisco. Se la dichiarazione dei redditi viene approvata e inviata senza alcuna modifica, il contribuente ha la garanzia che non subirà controlli. Se si ricorre alla compilazione assistita c’è la garanzia che i controlli, semmai, potranno riguardare solo le spese aggiunte o modificate. La stessa sicurezza di non incappare nelle successive possibili verifiche fiscali si ha se la dichiarazione precompilata viene modificata e trasmessa attraverso un Caf o un professionista (che rilascia un visto di conformità e si fa carico di eventuali errori commessi in buona fede).

Aprendo il cassetto fiscale, insieme alla dichiarazione precompilata 2018 troveremo anche una lettera con la quale l’Agenzia delle Entrate ci informerà sul modo in cui sono state utilizzate le imposte versate. Un contribuente che ha pagato 10 mila euro di imposte relative al 2016 scoprirà che 2.125 euro sono stati destinati alla voce previdenza e assistenza, 1.934 sono andati alla sanità, 1.090 a finanziare l’istruzione, 882 alla difesa, ordine pubblico e sicurezza, 832 ai servizi erogati dalla Pubblica amministrazione e così via. Nel totale delle imposte considerate, oltre all’Irpef sono ricomprese le addizionali regionali e comunali, la cedolare secca, il contributo di solidarietà, l’acconto per somme assoggettate a tassazione separata.




venerdì 20 gennaio 2017

Dichiarazione dei redditi 2017: il software dell'Agenzia delle Entrate



La Dichiarazione dei Redditi 2017 scadenza 7 e 23 luglio. Ecco il nuovo termine per inviare la denuncia dei redditi nel 2017, a deciderlo il nuovo decreto che sposta la scadenza dichiarazione dei redditi al 23 luglio per il 730 precompilato inviato direttamente dai contribuenti e per i Caf, commercialisti e intermediari che entro il 7 luglio, hanno smaltito l'80% delle dichiarazioni.

La scadenza 730 ordinario e 730 precompilato trasmesso da Caf, commercialisti o intemerdiari, rimane al 7 luglio.

L'Agenzia delle Entrate ha inoltre provveduto a pubblicare online i nuovi software per la dichiarazione dei redditi:

Contribuenti e intermediari: possono infatti scaricare gratis l'applicazione web per la dichiarazione dei redditi precompilata, il modello Unico Pf precompilato. L'accesso ai servizi telematici Agenzia delle Entrate, è consentito solo quando si è in possesso di PIN Agenzia delle Entrate: Fisconline e Entratel.

Società di persone e sostituti d’imposta possono accedere al software che consentono la compilazione e la verifica dei modelli: Redditi SP, modello 770 Ordinario 2017, modello 770 Semplificato 2017.
In particolare, l'accesso tramite Fisconline permette di creare il file del modello compilato, di trasmetterlo per via telematica all’Agenzia delle Entrate e  generare il relativo modello F24 da utilizzare versamento.

Entratel invece consente di verificare eventuali errori, anomalie o incongruenze nei dati del modello di dichiarazione e allegati.

Chi non deve fare la dichiarazione dei redditi nel 2017?

I contribuenti che nel corso del 2016, hanno posseduto:

solo redditi di fabbricati derivati dal possesso dell’abitazione principale;

solo redditi di lavoro dipendente o di pensione erogati da un unico datore di lavoro che effettua le ritenute d’acconto, più eventuali redditi di fabbricati derivati dal possesso dell’abitazione principale;
solo redditi di lavoro dipendente corrisposti da più soggetti, più eventuali redditi di fabbricati derivati dal possesso dell’abitazione principale;

reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale: non superiore a 8.000 euro, se deriva da reddito di lavoro dipendente per un periodo non inferiore a 365 giorni;

reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale: non superiore a 7.500 euro, se deriva da reddito di pensione per un periodo non inferiore a 365 giorni + altre tipologie di reddito, + 185,92 euro per i redditi di terreni. Tale soglia potrebbe aumentare a 7.750 euro per effetto della Nuova

Manovra.
reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale: non superiore a 7.750 euro, se deriva da reddito di pensione per un periodo non inferiore a 365 giorni, e un’età non inferiore a 75 anni. Tale soglia di esenzione IRPEF nel 2016 o 2017 potrebbe aumentare a 8mila per effetto della Legge di Stabilità 2016;

reddito complessivo, al netto dell’abitazione principale: non superiore a 4.800 euro, se redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;

solo redditi derivati da terreni e/o fabbricati: se non superiore a 500 euro;
solo redditi esenti: come rendite Inail per invalidità permanente o per morte, alcune borse di studio, le pensioni di guerra, le pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva, le pensioni, le indennità e gli assegni erogati ai ciechi civili, ai sordomuti e agli invalidi civili, i sussidi a favore degli hanseniani, le pensioni sociali, i compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche, Assegno periodico corrisposto dal coniuge + altre tipologie di reddito con esclusione dell’assegno periodico destinato al mantenimento dei figli, fino all’importo di 7.500 euro;

solo redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta: come per esempio i compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino all’importo di 28.158,28 euro, gli interessi sui conti correnti bancari o postali;

solo redditi soggetti a imposta sostitutiva come gli interessi sui Bot o su altri titoli di Stato;
possono non presentare la dichiarazione dei redditi 2017.

Come, a chi e dove si presenta la denuncia dei redditi?
La Dichiarazione dei Redditi 2017 va presentata, entro specifiche scadenze, mediante il Modello 730 e Redditi 2017 da consegnare:

1) Dichiarazione dei Redditi con modello 730 2017:
a) Il Modello 730 va consegnato al sostituto d’imposta, datore di Lavoro o ente Pensionistico:
Modello 730 anno 2017 già compilato: il contribuente in questo caso non deve esibire la documentazione tributaria relativa alla dichiarazione dei redditi.

Modello 730-1, in busta chiusa: il modello riporta la scelta per destinare l’8 per mille e il 5 per mille dell’IRPEF. Può anche essere utilizzata una normale busta di corrispondenza indicando “Scelta per la destinazione dell’otto e del cinque per mille dell’IRPEF", il cognome, il nome e il codice fiscale del dichiarante.

b) Il Modello 730 consegnato al CAF o al professionista abilitato: I contribuenti possono scegliere se rivolgersi al CAF o ai professionisti abilitati, per la sola trasmissione del modello e della scheda, in busta chiusa, per la scelta della destinazione dell’8 x mille, del 5 x mille e del 2 per mille dell’Irpef, modello 730-1, oppure, possono chiedere assistenza fiscale per avere istruzioni e compilazione del modello 730 2017, in questo caso sarà richiesto un corrispettivo.

c) il contribuente utilizza il modello 730 precompilato 2017, per cui accede tramite PIN Agenzia Entrate cassetto fiscale, verifica i dati della dichiarazione dei redditi precompilata, se l'accetta invia direttamente online il modello e non vi sono controlli formali su ciò che è stato dichiarato, oppure, se vi sono spese detraibili e oneri deducibili da inserire o alcuni dati errati da correggere, può provvedere da solo o recarsi presso CAF, associazioni di categoria, commercialisti firmare la delega obbligatoria e richiedere la modifica. Una volta integrate o modificate le spese o i dati, il Caf o l'intermediario provvede ad apporre il visto di conformità sul 730 e a trasmettere il modello per via telematica. In questo caso, l'Agenzia delle Entrate controlla quanto dichiarato sul 730 precompilato.
 
2) Dichiarazione dei Redditi con modello Redditi 2017:

I contribuenti obbligati alla dichiarazione dei redditi tramite presentazione del Modello Redditi PF 2017, possono farlo entro il 30 settembre che cadendo di sabato fa slittare la scadenza al 2 ottobre 2017 con le seguenti modalità:

a) direttamente, tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate previa registrazione e credenziali Fisconline ed Entratel.

b) tramite intermediari abilitati: come commercialisti, Caf o associazioni di categoria.

Quali documenti servono per la compilazione?
Il contribuente tenuto alla presentazione della Dichiarazione dei redditi deve compilare o far compilare il Modello 730 o Unico, in base alla documentazione in suo possesso, che è necessaria per verificare sia la conformità dei dati riportati nella dichiarazione che per il riconoscimento delle detrazioni e deduzioni ai fini Irpef.

Dal 2016, grazie alla dichiarazione dei redditi precompilata, sono già presenti nel 730 i dati presenti nel Sistema tessera sanitaria quindi le spede per l'acquisti di medicinali, visite mediche, ticket sanitari e tutte le informazioni su oneri deducibili e detraibili che devono essere inviati all’Agenzia secondo modalità e termini che saranno individuati con decreto ministeriale.

Tale documentazione fiscale, che andrà custodita dai contribuenti per i successivi 4 anni, è la seguente:

Modello CU 2017: certificazione che attesta la somma dei redditi percepiti in qualità di lavoratori dipendenti, pensionati equiparati ed assimilati.
Certificazione unica 2017 redditi 2016 che il datore di lavoro o l’Ente pensionistico ha consegnato entro il 28 febbraio 2017.

Cu2017 redditi 2016 rilasciato dall’Inps per l’indennità di disoccupazione, di mobilità, di maternità e per la Cassa integrazione guadagni.

Modello Cu 2017 redditi 2016 del coniuge e dei familiari fiscalmente e non a carico.

Talloncino di pagamento delle pensioni estere.

Atti notarili: di terreni e fabbricati acquistati, ereditati, venduti o donati nel 2014/2015.

Visura catastale degli immobili: posseduti e quelli per i quali è stata ottenuta una nuova rendita catastale.

Contratti di affitto di case, box, garage: adesione alla “cedolare secca” con la copia modello RLI eventuali mod. F24 ELIDE relativi agli acconti versati nel 2014-2015.
Mod. ex Rad relativo a dividendi azionari.

Certificazione dei compensi per prestazioni occasionali, diritti d’autore o provvigioni.
deleghe di pagamento mod. F24.

Qualsiasi documentazione che attesti i redditi percepiti nel 2016.

Codice fiscale del coniuge e dei familiari fiscalmente a carico.

Contratto di mutuo e rogito notarile: per l’acquisto dell’abitazione principale.

Novità Detrazioni e spese da scaricare:
Tutte le Fatture, scontrini, ricevute, copia di bonifici, assegni, rilasciate per le spese da portare in detrazione dalla Dichiarazione dei redditi e da indicare sul Modello Unico e e modello 730:

Elenco spese sanitarie e assistenziali da scaricare dalla dichiarazione dei redditi:
Visite mediche specialistiche o generiche Analisi, indagini radioscopiche, ricerche

Spese Dentistiche -Apparecchi acustici -Acquisto o affitto di attrezzature medico-sanitarie

Occhiali da vista, lenti a contatto -Degenze ospedaliere o casa di cura- Retta della casa di riposo

Riabilitazione, ginnastica, massaggi - Cure termali- Prestazioni effettuate presso il Ssn
Medicinali- Spese di assistenza sanitaria- Spese per l’assistenza ai portatori di handicap
Spese per l’acquisto di autoveicoli adattati -Spese per badanti -Spese mediche effettuate all’estero
 Spese per la Casa e Immobili:
Interessi passivi per mutui ipotecari- Contributi previdenziali. - Premi di assicurazioni vita ed infortuni- Compenso intermediari immobiliari- Spese risparmio energetico Ecobonus 65%
Detrazione canone di locazione- Consorzi di bonifica - Acquisto arredi, mobili ed elettrodomestici per l’arredo di immobili ristrutturati.

Spese per i figli se fiscalmente a carico:
Spese scolastiche, mensa asilo e sport ragazzi

Altre Spese:
Assegno periodico corrisposto al coniuge separato - Spese funebri- Ssn pagato sull'assicurazione auto abolito dal 2014. Contributi versati per le collaboratrici domestiche- Versamenti a fondi pensione

Erogazioni Liberali a favore di: Paesi in via di sviluppo- istituzioni religiose- Onlus- Associazioni sportive.


Dichiarazione dei redditi 2017: 730, CU, 770 e IVA



La Dichiarazione dei Redditi 2017 scadenza 7 e 23 luglio. Ecco il nuovo termine per inviare la denuncia dei redditi nel 2017, a deciderlo il nuovo decreto che sposta la scadenza dichiarazione dei redditi al 23 luglio per il 730 precompilato inviato direttamente dai contribuenti e per i Caf, commercialisti e intermediari che entro il 7 luglio, hanno smaltito l'80% delle dichiarazioni.

La scadenza 730 ordinario e 730 precompilato trasmesso da Caf, commercialisti o intemerdiari, rimane al 7 luglio.

Ricordiamo che la dichiarazione va presentata dai contribuenti obbligati alla trasmissione del modello 730 o il nuovo modello redditi ex Unico, e da coloro che intendono portare a deduzione e a detrazione, ai fini Irpef sui redditi, le spese sostenute nell’anno precedente a quello della dichiarazione.

La prima novità è il formato unificato: spariscono il modello ordinario e semplificato, rispettivamente per dividendi e lavoro dipendente, la dichiarazione dei sostituti d’imposta da questo 2017 si effettua con un unico modulo, composto dal frontespizio e dai quadri SF, SG, SH, SI, SK, SL, SM, SO, SP, SQ, SS, DI, ST, SV, SX e SY. La dichiarazione dei sostituti d’imposta sulle ritenute operate nel 2016 va trasmessa esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite professionista della dichiarazione, entro il 31 luglio 2017.

Fra le novità:
nuovo quadro DI, dichiarazione integrativa: per utilizzare l’eventuale maggior credito derivante da dichiarazioni integrative a favore, presentate in base all’articolo 2, comma 8-bis del Dpr 322/1998, come modificato dall’articolo 5 del Dl 193/2016.

Quadri ST (ritenute alla fonte, trattenute assistenza fiscale, imposte sostitutive) e SV (trattenute addizionali comunali IRPEF): nelle prime tre sezioni, non ci sono più le caselle compensazione interna degli importi relativi alla eccedenza di versamento, che da quest’anno sono transitate nell’F24.

Quadro SX (riepilogo compensazioni): è stato semplificato, eliminando alcune voci non più attuali.

Per quanto riguarda la dichiarazione di lavoratori dipendenti e pensionati, approvati 730/2017 (per la dichiarazione dei redditi), 730-1 (per la destinazione dell’otto, cinque e due per mille IRPEF), 730-2 (per le ricevute di sostituto d’imposta e intermediario), 730-3 (liquidazione e assistenza fiscale), 730-4 e 730-4 integrativo (comunicazione, bolla, consegna e ricevuto risultato contabile), bolla per la consegna dei modelli 730 e 730-1.

Il modello 730 può essere presentato in formato carteceo, oppure precompilato. Il 730 precompilato sarà disponibile dal prossimo 15 aprile sull’apposito sito dell’Agenzia delle Entrate. Il termine per la presentazione è il 23 luglio, oppure il 7 lulgio per chi si rivolge a CAF o professionisti abilitati.

Molte le novità 2017: raddoppio premi di risultato agevolati, incentivi lavoratori impatriati, bonus mobili giovani coppie acquisto prima casa, school bonus, niente rivalutazione terreni coltivatori diretti, detrazione leasing prima casa, proroga detrazioni ristrutturazione edilizia e efficienza energetica, detrazione per controllo da remoto impianti di riscaldamento.

Cambia il termine per la consegna ai dipendenti della CU 2017, al 31 marzo (l’anno scorso era fine febbraio), mentre resta invariata la scadenza del 7 marzo per l’invio all’Agenzia delle Entrate. Anche qui, novità per premi di risultato, lavoratori impatriati, rimborsi beni e servizi effettuati dal datore di lavoro non soggetti a tassazione.

IVA
Approvati il modello IVA/2017 e IVA base. La dichiarazione IVA si presenta in febbraio, in via telematica, direttamente o tramite intermediario. I modelli contengono:
IVA/2017: frontespizio, quadri VA, VB, VC, VD, VE, VF, VJ, VI, VH, VK, VN, VL, VT, VX, VO, VG, VS, VV, VW, VY e VZ;

IVA base 2017: frontespizio, VA, VB, VE, VF, VJ, VI, VH, VL, VX e VT.

Fra le novità: opzione per partecipare al gruppo IVA (che debutta nel 2018, ma con adesione da comunicare nella dichiarazione dell’anno precedente, valida poi per tre anni), nuovo quadro VN per la dichiarazione integrativa a favore, nuovi righi nei quadri VE e VF per le compensazioni su cessioni di alcuni prodotti alimentari (caseario, carni), caselle per i regimi opzionali.

Le novità dichiarazione dei redditi 2017, sono:

Rimborsi 730 superiori a 4000 euro: abolita la norma che prevede le verifiche nei confronti dei contribuenti che, applicano nel 730, detrazioni per carichi familiari o eccedenze derivanti dalle precedenti dichiarazioni. La Legge di Stabilità 2016 ha previsto infatti che, le suddette verifiche, vengano sostituite da controlli preventivi solo in presenza di rimborsi di importo rilevante. Di conseguenza a partire dal 1° gennaio, è abolita la soglia dei 4000 euro che fino adesso ha fatto scattare in automatico i controlli da parte dell'Amministrazione Finanziaria. In ogni caso, il controllo dovrà comunque essere effettuato al massimo entro 4 mesi dalla dichiarazione e non più 7 mesi come è avvenuto finora.

Spese sanitarie: in base alle misure introdotte dalla scorsa legge di Stabilità, per le dichiarazione dei redditi precompilate, vige l'obbligo di trasmettere i dati delle prestazioni erogate nel 2016 dal SSN e non, entro una certa scadenza, pena pesanti sanzioni. Il nuovo adempimento si riferisce ai dati che ospedali, ambulatori, strutture convenzionate SSN e non, per cui professionisti e medici privati, società di mutuo soccorso ecc devono obbligatoriamente trasmettere all'Agenzia delle Entrate entro il 28 febbraio 2016 al fine di consentire all'Amministrazione, di predisporre per il contribuenti interessati, il 730 2017 precompilato comprensivo di spese sanitarie. Tali dati, dovranno essere inviati al sistema Tessera Sanitaria ogni anno.

Spese sanitarie 730 2017 nuove regole e sanzioni: con l'entrata in vigore del nuovo obbligo di trasmissione dati delle spese sanitarie da parte delle strutture mediche e medici convenzionati al SSN o non, la Legge di Stabilità ha previsto sanzioni tra 100 e 50.000 euro per l'omessa, tardiva o errata trasmissione entro il 28 febbraio di ciascun anno di imposta. La sanzione però può essere evitata, se l'invio avviene con un ritardo massimo di 5 giorni oltre la scadenza o dopo la segnalazione da parte dell'Agenzia, se invece il ritardo accumulato non è più di 60 giorni, la multa è ridotta di 1/3, diventando da 66,66 euro  a 20mila euro. A partire dalla dichiarazione dei redditi 2017, nel modello 730 precompilato e modello Unico precompilato, entrano altre e nuove spese sanitarie 2017 per: infermieri, oculisti, psicologo, ostetrica, tecnico radiologia, veterinari etc.

La dichiarazione dei redditi 2017 va presentata dai contribuenti secondo le date di scadenze stabilite dall’Amministrazione Finanziaria per la consegna del Modello 730 e Unico 2017 per l’anno di imposta 2016.

Dichiarazione dei redditi 2017 scadenza: a seguito dell'entrata in vigore del nuovo modello 730 precompilato, è stata modificata la scadenza per la trasmissione e consegna della dichiarazione dei redditi. Ciò è dovuto al fatto che la scadenza modello 730 precompilato, è stata adattata alle nuove necessità dell'Agenzia delle Entrate di incrociare i dati tributari dei contribuenti.
Le nuove date di scadenza per trasmettere i dati all'Agenzia sono:

Entro il 28 febbraio vengono trasmessi all'Agenzia delle Entrate i dati relativi alle spese deducibili e detraibili dal 730.

Entro il 7 marzo, i sostituiti di imposta  inviano all'Agenzia, i dati relativi al nuovo modello CU che ha sostituito il vecchio CUD per pensionati, dipendenti, ed ora valido anche per la certificazione unica autonomi

Dichiarazione dei redditi tramite 730 scadenza:

scadenza 730 al 23 luglio: SOLO per chi consegna direttamente e autonomamente il 730 precompilato all'Agenzia delle Entrate. Proroga 730 precompilato: visto che l'anno scorso, la scadenza del 7 luglio ha subito una proroga 730 precompilato a causa di tanti ritardi e disguidi, la nuova data per trasmettere la dichiarazione dei redditi è stata il 22 luglio per CAF, intermediari e contribuenti, con l'approvazione del nuovo decreto di novembre 2016, la scadenza 730 2017 è il 23 luglio per chi presenta direttamente la dichiarazione all'Agenzia delle entrate.

Scadenza 730 al 7 luglio: per i contribuenti che si avvalgono dell'assistenza fiscale per la compilazione e/o invio del 730 tramite:

Sostituti d’imposta che prestano assistenza fiscale diretta o tramite intermediari;

Caf e commercialisti e intermediari abilitati.

I contribuenti tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi mediante la compilazione e la consegna del Modello Unico quest'anno dovranno utilizzare il nuovo modello Redditi PF 2017. Tale modello, dovrà essere consegnato ed inviato entro le seguenti date di scadenza:

Entro il 30 settembre 2017, ossia, 2 ottobre 2017: se il modello Redditi viene trasmesso per via telematica all’Agenzia delle Entrate utilizzando i servizi on line Fisconline ed Entratel dell’Agenzia previa registrazione e con PIN, oppure, consegnando il modello tramite intermediari autorizzati.

Tra il 2 maggio e il 30 giugno 2017: se il Modello Redditi viene inviato cartaceo tramite ufficio Postale. Questa possibilità è però riservata ai soli contribuenti autorizzati, ossia, per coloro che pur avendo i requisiti per utilizzare il modello 730 e non avendo un datore di lavoro o non essendo titolari di pensione, devono dichiarare redditi soggetti a tassazione separata e ad imposta sostitutiva nei quadri del modello Unico, oppure, devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti, o sono privi di un sostituto d’imposta a causa dell’interruzione del rapporto lavorativo o perché si trovano all'estero.

Importante: la data di scadenza per la consegna della dichiarazione dei redditi tramite modello Redditi, potrebbe subire proroghe, per cui è bene verificare i termini nello scadenzario aggiornato via via dall’Agenzia delle Entrate. Si ricorda, inoltre, che se il termine ultimo per la trasmissione cade di domenica o in un giorno festivo, la scadenza è posticipata al primo giorno lavorativo utile.

La Dichiarazione dei redditi mediante modello 730 anno 2017, va utilizzato dai contribuenti che hanno percepito nell’anno 2016 i redditi in qualità di:

Pensionati o lavoratori dipendenti;

Lavoratori in cassa Integrazione e Mobilità;

Soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi, agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e di piccola pesca;

Sacerdoti dalla Chiesa cattolica;

Consiglieri regionali, provinciali, comunali, ecc.;

Lavori socialmente utili;
Produttori agricoli esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770 semplificato e ordinario), Irap e Iva.

Il Modello Redditi 2017 persone fisiche va utilizzato dai contribuenti che devono presentare la dichiarazione dei redditi ma non hanno i requisiti per poter utilizzare il Modello 730 2017.
Devono utilizzare il modello Redditi persone fisiche 2017, i contribuenti che:

Hanno posseduto nell’anno 2016 redditi d’impresa, anche in forma di partecipazione, redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita IVA, redditi “diversi” non compresi fra quelli dichiarabili con il modello 730, plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni qualificate o derivanti dalla cessione di partecipazioni non qualificate in società residenti in Paesi o territori a fiscalità privilegiata, i cui titoli non sono negoziati in mercati regolamentati, redditi provenienti da “trust”, in qualità di beneficiario.

Non hanno risieduto in Italia nel corso del 2016;

Hanno percepito nel 2016 redditi di lavoro dipendente pagati da datori di lavoro non obbligati ad effettuare le ritenute d’acconto

Devono presentare dichiarazioni IVA, IRAP, Modello 770 ordinario e semplificato

Devono presentare la dichiarazione per conto di contribuenti deceduti
Hanno cessato il rapporto di Lavoro a contratto a tempo indeterminato.

Altresì, devono presentare il Modello Redditi, anche quei contribuenti che pur avendo i requisiti per presentare il modello 730, hanno la necessità di presentare alcuni quadri del modello redditi Pf per dichiarare:

la proprietà la titolarietà di altro diritto reale su immobili situati all'estero;

il possesso di attività finanziarie all’estero;

per calcolare IVIE e IVAFE;

plusvalenze finanziarie;

investimenti all’estero e attività estere di natura finanziaria, detenuti al 31 dicembre dell’anno precedente;

trasferimenti effettuati effettuati nel corso del 2015 di importo complessivo superiore a 10.000 euro.

domenica 25 maggio 2014

Modello 730: come calcolare le detrazioni per familiari a carico



L’attuale sistema si basa su una tassazione maggiore con il crescere del reddito basato su un sistema di detrazioni e deduzioni. Questa premessa si rende necessaria per far comprendere perché un lavoratore dipendente con due figli a carico pagherà meno imposte dello stesso lavoratore senza figli e un lavoratore dipendente che non raggiunge gli 8.000 euro di reddito non pagherà imposte.  Il sistema fiscale italiano attraverso le detrazioni d’imposta per carichi di famiglia, per spese sanitarie e altri oneri; e attraverso le deduzioni garantisce equità. Lo sconto decresce all'aumentare del reddito, con un meccanismo alquanto complicato da calcolare, fino ad annullarsi del tutto, se il reddito complessivo supera euro 55.000. Per determinare la detrazione spettante si tiene conto delle diverse tipologie di reddito, dell'ammontare del reddito complessivo diminuito della deduzione per abitazione principale e relative pertinenze e, per alcuni redditi, dei giorni di lavoro.

Tutti i familiari con reddito inferiore ad euro 2.840,51 sono considerati a carico. Ogni contribuente che abbia dei familiari a proprio carico può godere di un beneficio fiscale al momento della dichiarazione annuale dei redditi. Sono considerati a carico: - il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; - i figli anche adottivi, gli affidati; - gli altri familiari (genitori, generi, nuore, suoceri, fratelli e sorelle), a condizione che siano conviventi con il contribuente.

La normativa consente a chi ha figli, coniuge o altri familiari a carico di fruire delle relative detrazioni, in quanto ognuno "pesa" sul calcolo finale delle imposte da pagare, andando a ridurre l'importo a seconda di alcuni fattori.

Sono da considerare familiari a carico dal punto di vista fiscale i membri della famiglia che, nel corso dell'anno a cui si riferisce la dichiarazione, non hanno avuto redditi o hanno avuto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili.

Possono essere considerati a carico, anche se non conviventi con chi effettua la dichiarazione, oppure residenti all'estero:
il coniuge, purché non sia separato (legalmente o effettivamente);
- i figli (compresi i figli naturali riconosciuti, adottivi, affidati o affiliati), indipendentemente dall'età e dal fatto che studino o meno.

Ci sono poi gli "altri familiari", che possono essere considerati a carico, a condizione che convivano con il contribuente:
- il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
- i discendenti dei figli;
- i genitori (compresi i genitori naturali e quelli adottivi);
- i generi e le nuore; il suocero e la suocera;
- i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
- i nonni e le nonne (compresi quelli naturali).

Per il coniuge a carico è prevista una detrazione massima di 800 euro, in caso di redditi complessivi non superiori a 15 mila euro. Per chi supera la soglia, la detrazione è variabile tra i 690 e i 720 euro. Per i redditi che superano i 40 mila euro, l'importo della detrazione cala in proporzione, fino ad arrivare a 0 per i redditi da 80 mila euro in su.

L'importo per le detrazioni dipende dall'età dei figli. Per i minori di 3 anni si ha diritto ad una detrazione di 1.220 euro. Se il bambino ha compiuto 3 anni nell'anno della dichiarazione, la detrazione scenderà a 950 euro. Dall'anno successivo potremo detrarre 950 euro finché il figlio sarà a nostro carico, senza limiti di età. Tale importo aumenta di
- 400 euro, per ciascun figlio a partire dal primo, quando sono più di tre.
- 400 euro per il figlio disabile, riconosciuto tale ai sensi della legge 104/92;

La detrazione è calcolata in base a scaglioni di reddito, con una formula facilmente rinvenibile nelle istruzioni ministeriali In quanto detrazione, l’importo determinato riduce l’IRPEF dovuta, ma non l’ addizionale regionale e comunale, è necessario effettuare il seguente calcolo: 800 – [110 x (Reddito complessivo / 15.000)]. Questo calcolo va è effettuato se il reddito non supera i 15.000 euro per il coniuge non legalmente ed effettivamente separato; qualora il reddito superi i 15.000 euro ma non vada oltre i 40.000 euro alla formula indicata è necessario sostituire la cifra di 800 euro con 690 euro.

Detrazioni figli a carico genitori, i figli sono a carico dei genitori per il 50% ciascuno. ognuno usufruisce quindi di metà delle detrazioni. Tuttavia possono decidere di comune accordo di attribuire l’intera detrazione al genitore con il reddito complessivo più elevato, al fine di evitare che la detrazione non possa essere fruita in tutto o in parte dal genitore con il reddito inferiore. Ovviamente, se un genitore usufruisce della detrazione al 100% l’altro genitore non può fruirne. In caso di coniuge fiscalmente a carico dell’altro la detrazione per i figli compete a quest’ultimo per l’intero importo.

In caso di genitori separati o divorziati, usufruisce delle detrazioni il genitore affidatario oppure, in caso di affidamento congiunto, nella misura del 50% ciascuno. E per E' possibile scaricare dalle tasse l'assegno di mantenimento, ma non quello che si versa per i figli, bensì unicamente quello corrisposto in favore dell'ex coniuge.

La detrazioni per i figli a carico va inserita nel rigo RN6 Col.2 e l'ulteriore detrazioni per famiglie numerose nel rigo RN6 Col.3 I riferimenti indicati con "RN" si riferiscono al prospetto relativo al calcolo dell'Irpef dei modelli UNICO e UNICO-Mini.

Vediamo le istruzioni per la compilazione del Modello 730 anno 2014 per la sezione che riguarda le detrazioni fiscali figli a carico.
Rigo 2:
- colonna 1 occorre barrare F1 per il primo figlio a carico (quello maggiore d'età), e poi F per tutti gli altri figli;
- colonna 2 occorre barrare la casella A per un altro familiare;
- colonna 3 occorre barrare la casella D per un figlio con disabilità;
- colonna 4 occorre indicare tutti i codici fiscali dei figli e familiari a carico;
- colonna 5 occorre indicare il numero di mesi dell'anno 2013 in cui ogni figlio è stato effettivamente a carico;
- colonna 6 occorre indicare il numero di mesi a carico per un figlio inferiore a 3 anni;
- colonna 7 occorre indicare la percentuale della detrazioni, 100 se è intera, 50 se è divisa tra i genitori, 0 se è tutto a carico dell'altro genitore;
- colonna 8 deve essere compilata soltanto dal genitore che presenta, in caso di affidamento esclusivo o congiunto o condiviso dei figli, detrazioni fiscali figli a carico al 100%.

Calcolo detrazioni figli a carico 2014 - Per calcolare le detrazioni dei figli a carico i parametri sono i seguenti:
- il reddito di riferimento per le agevolazioni fiscali (colonna 1 del rigo RN1) il numero dei figli a carico
- la percentuale spettante dell'ulteriore detrazioni per famiglie numerose.

Per ciascun figlio a carico indicate anche le seguente informazioni:
- il numero di mesi per i quali è risultato a carico nel 2013
- il numero di mesi durante i quali il figlio a carico ha avuto meno di 3 anni
- la percentuale di detrazioni spettante: 100%, 50% o zero,
- se il figlio è disabile

I cittadini extracomunitari che intendono usufruire della detrazione per i familiari a carico devono essere in possesso di una specifica documentazione attestante lo status familiare. La normativa consente a chi ha figli, coniuge o altri familiari a carico di fruire delle relative detrazioni, in quanto ognuno "pesa" sul calcolo finale delle imposte da pagare, andando a ridurre l'importo a seconda di alcuni fattori.

mercoledì 21 maggio 2014

Rimborsi da 730 per il 2014



Il 730 è il modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati.


Stop al pagamento in busta paga dei maxi-crediti d’imposta del modello 730. La novità inserita nella legge di stabilità approvata a fine dicembre aveva dichiaratamente una funzione anti-truffe, ma la sua concreta applicazione sta portando qualche preoccupazione tra i contribuenti che ogni anno sfruttano la possibilità di farsi accreditare direttamente sullo stipendio le somme relative a detrazioni ed altre agevolazioni fiscali. Da quest’anno scatta un filtro nel caso di crediti d’imposta di importo superiore ai 4.000 euro. In questo caso la somma non sarà più erogata dal sostituto d’imposta ma dall’Agenzia delle Entrate, al termine di controlli «anche documentali» sulla spettanza delle detrazioni. Ovvero oltre i 4.000 euro scattano i controlli dell'Agenzia delle Entrate.

Comunque il contribuente non deve trasmetterlo personalmente all’Agenzia delle Entrate perché a questo adempimento ci pensano, a seconda dei casi, il datore di lavoro o l’ente pensionistico o l’intermediario abilitato (Caf e iscritti agli albi dei dottori commercialisti ed esperti contabili e dei consulenti del lavoro);

il rimborso dell’imposta arriva direttamente in busta paga (luglio) o con la rata della pensione (agosto o settembre); in alternativa, dal 2014 è possibile utilizzare in compensazione il credito che risulta dal 730/2014, per pagare, oltre all’Imu, anche le altre imposte che possono essere versate con il modello F24;

se dall’elaborazione del 730 emerge un saldo a debito, invece, le somme vengono trattenute direttamente in busta paga (luglio) o dalla pensione (agosto o settembre).

Se lo stipendio o la pensione sono insufficienti per il pagamento di quanto dovuto, la parte residua, maggiorata degli interessi mensili (0,40%), viene trattenuta dalle competenze dei mesi successivi.

Il contribuente può anche chiedere di rateizzare in più mesi le trattenute, indicandolo nella dichiarazione; per la rateizzazione sono dovuti gli interessi nella misura dello 0,33% mensile.

Dal 2014, l’Agenzia delle Entrate, entro il mese di dicembre (oppure entro sei mesi dalla data della trasmissione del modello, se questa è successiva alla scadenza del 30 giugno), effettua dei controlli preventivi, anche documentali, sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborso complessivamente superiore a 4.000 euro, anche determinato da eccedenze d’imposta derivanti da precedenti dichiarazioni. Il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di controllo preventivo è erogato dall’Agenzia delle Entrate.

La data da segnare per chi effettua la dichiarazione a mezzo di CAF e altri sostituti d'imposta è quella del 31 maggio. In tale data infatti, i contribuenti sopramenzionati avranno l'obbligo di effettuare la dichiarazione per rispettare la scadenza del 730 2014.

La scadenza del modello Unico 2014 invece sarà, fortunatamente più lontana nel tempo. Per fortuna sì, perché gli impegni fiscali nell'ultimo non hanno minimamente tenuto degli oneri per contribuenti e professionisti, finendo col creare un calendario tutt'altro che apprezzabile e che spesso ha generato non pochi disagi. Così, arriva una nota rassicurante per quanti temevano che, per modello 730 e Unico 2014, la scadenza fosse la stessa. Chi invia la dichiarazione online avrà tempo addirittura fino al 30 settembre mentre per coloro i quali non volessero o non avessero tale opportunità, la scadenza del modello Unico 2014 è fissata al prossimo 30 giugno.


Questi, se provenienti da somme versate in eccedenza, non verranno liquidati automaticamente attraverso la busta paga di luglio, ma verranno sborsati direttamente dall'Agenzia delle Entrate.




venerdì 12 aprile 2013

Nuovo modello 730 per il 2013 guida alla compilazione


Il modello 730 2013 è disponibile sul sito Agenzia Entrate che riporta le relative istruzioni e diverse novità. Il modello 730/2013 è un modello per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendente e ai pensionati.

Con il modello 730 si possono dichiarare redditi di lavoro dipendente; redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente; redditi dei terreni e dei fabbricati; redditi di capitale; redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la partita Iva; alcuni dei redditi diversi (per esempio i redditi di terreni e fabbricati situati all’estero); alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata (per esempio i redditi percepiti dagli eredi e dai legatari).

Il modello 730 2013 deve essere compilato dal contribuente, seguendo le istruzioni allegate al modello o fornite dall’Agenzia delle Entrate sul suo sito internet, e successivamente consegnato al proprio datore di lavoro, ad un Caf o ad altro professionista abilitato.

I documenti per la compilazione del 730 sono quelli relativi a visite mediche specialistiche o generiche e fatture rilasciate dal medico; quelli relativi ad analisi, indagini radioscopiche, ricerche; spese dentali o per apparecchi acustici e cioè fatture o scontrini parlanti del negozio; acquisti relativi a occhiali da visita o lenti a contatto; o spese relative a degenze ospedaliere, riabilitazione, ginnastica, massaggi ( in questo caso bisogna presentare la fattura rilasciata dal centro sanitario accompagnata dalla prescrizione medica), rette di case di riposo, e spese di cure termali.

Il termine per la presentazione del modello 730 2013 varia a seconda della modalità di consegna, fissata al 30 aprile 2013 per la presentazione al proprio datore di lavoro e al 31 maggio 2013 per la presentazione presso un centro di assistenza fiscale o un professionista abilitato.

I redditi di lavoro dipendente svolto all’estero in zone di frontiera, imponibili ai fini Irpef per la parte eccedente 6.700 euro, vanno menzionati indicando il codice 4 nella colonna 1 (tipologia reddito) dalla riga C1 a C3. Nella colonna 3 (reddito) va indicato l’ammontare totale dei redditi percepiti, inclusa la quota esente. Per l’anno 2012 chi presta l’assistenza fiscale terrà conto solo della parte di reddito eccedente 6.700 euro, mentre per il computo dell’acconto Irpef per il 2013 verrà esaminato l’ammontare totale del reddito percepito;

Il modello 730/2013 va presentato:
entro il 30 aprile 2013 se viene presentato al sostituto d’imposta (ente pensionistico o datore di lavoro);
entro il 31 maggio 2013 se viene presentato a un CAF o a un professionista abilitato (commercialista, consulente del lavoro).
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...
BlogItalia - La directory italiana dei blog